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Perchè Papa Francesco ha dichiarato Venerabile Giorgio La Pira?

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 06/07/18
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Decretate dal papa le virtù eroiche dello storico sindaco di Firenze. Bergoglio ha innalzato un politico sugli altari

Giorgio La Pira, lo storico sindaco di Firenze, tra i maggiori politici nella storia della Democrazia Cristiana, è Venerabile.

A deciderlo Papa Francesco che, su indicazione del Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi,  ha firmato i Decreti riguardanti, tra l’altro, anche il Servo di Dio La Pira riconoscendone le virtù eroiche.

Nato in Sicilia, a Pozzallo (Ragusa) il 9 gennaio 1904, La Pira è morto a Firenze il 5 novembre 1977. Il Tribunale diocesano per la sua causa di beatificazione era stato istituito dal Cardinale Silvano Piovanelli nel 1986.

Purezza spirituale

Eletto deputato per la Democrazia Cristiana nella prima legislatura repubblicana (1948-1953), fu sottosegretario al Lavoro dal 1948 al 1950 nel governo di Alcide De Gasperi, e venne eletto sindaco di Firenze dal 1951 al 1957 e poi dal 1961 al 1965 (Rainews, 5 luglio).

Ma perché dichiarare venerabile un politico come La Pira? Un riconoscimento che la Chiesa cattolica gli doveva per la sua purezza spirituale, per il suo impegno continuo a favore della pace, verso i deboli, i poveri, i bisognosi.



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Il salvataggio della Pignone

A Firenze, quando divenne sindaco della città veniva chiamato “sindaco santo”. Un episodio: in quel tempo una fabbrica, la Pignone, si trovava in grosse difficoltà, molti lavoratori rischiavano il posto di lavoro, La Pira fece di tutto per scongiurare il grave pericolo. Alla fine convinse l’amico Enrico Mattei, amministratore dell’Eni, a rilevarla. L’impresa continuò a lavorare.

Espresse posizioni politiche distanti da alcune linee conservatrici della Dc, essi seguivano il pensiero di Jacques Maritain di umanesimo integrale fortemente improntato ad una concezione cristiana integrale della società, più attento alle esigenze di crescita sociale delle classi più povere del Paese (Formiche.net, 6 luglio).



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“Un cristiano vero”

A Firenze è gioia grande per tutti, a cominciare dall’attuale postulatore generale domenicano padre Gianni Festa e cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, che della Congregazione delle cause dei Santi è anche membro:

«Questo riconoscimento – ha detto Betori – colma tutti di gioia, in quanto sancisce di fronte a tutta la Chiesa universale quanto i fiorentini hanno riconosciuto nel loro sindaco già nel corso della sua vita. In lui – dice il cardinale – abbiamo incontrato un cristiano vero, che in tutta la sua vita si è lasciato guidare solo dal Vangelo. Ancorato a un pensiero illuminato dalla fede, egli ha elaborato una visione coerente, che ha lasciato tracce indelebili nei principi fondamentali della Costituzione».

«In questo orizzonte – ha concluso l’arcivescovo di Firenze – egli si è speso con impegno generoso nella vita sociale e politica, avendo a cuore soprattutto i poveri e la pace».



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