“La cosa più importante che ho fatto come sacerdote è avere tra le mani il corpo di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. La seconda cosa più importante è stata curare il corpo fragile e debilitato di mia madre, creata a immagine e somiglianza di Dio”
Il pellegrinaggio di Betty Lou è iniziato il 2 maggio 1933. È cresciuta con cinque fratelli più piccoli a Freeport, in Illinois, e ha studiato in un istituto domenicano, si è sposata con un bravo cattolico di Cedar Rapids, in Iowa, e ha allevato i suoi quattro figli a Bensenville. È stata una moglie e una cattolica fedele, cantava nel coro della chiesa e faceva volontariato nella sua parrocchia. Un giorno, undici anni fa, è uscita dal mercato alle otto del mattino ed è scomparsa.
Noi amici e familiari avevamo già notato che c’era qualcosa che non andava prima che accadesse questo episodio, ma non avevamo ancora unito tutti i pezzi del puzzle. Gli acquisti si accumulavano nel freezer, e lei cominciava a porre varie volte le stesse domande. I compleanni sono caduti nel dimenticatoio. Speravamo che il problema non fosse quello che tutti temevamo, ma non c’era modo di affrontare la questione.

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Cos’è successo il giorno della sua scomparsa? Famiglia, amici e parrocchiani hanno organizzato una caccia infruttuosa in tutta la contea di DuPage. Avevamo quasi perso la speranza di riuscire a trovarla quando, dodici ore dopo la scomparsa, è riapparsa. Nonostante i tanti sforzi, è stata solo la preghiera a riportarla a casa. Era come se Dio ci stesse dicendo: “Abbiate fiducia in me! Betty Lou è la mia figlia amata. La riporterò a casa”.
Era iniziata la fine del pellegrinaggio.
Abbiamo portato Betty Lou da un geriatra. Il medico l’ha sottoposta a una serie di esami, inclusa una visita con uno psicologo comportamentale. Alla fine a Betty Lou è stato diagnosticato l’Alzheimer. Ha vissuto per altri sette anni con mio padre, e poi l’abbiamo ricoverata in una clinica specializzata. Un anno e mezzo dopo, il vescovo R. Daniel Conlon ha permesso gentilmente che l’accogliessi nella casa parrocchiale della chiesa di San Pietro e San Paolo, della quale ero parroco all’epoca.
Ero felice di avere mia madre accanto e di poterle offrire le cure migliori, ma poi ha avuto una crisi ed è stata portata di corsa in ospedale. Le hanno diagnosticato un problema che aveva già da qualche tempo: una perforazione intestinale e una grave emorragia interna. Dissero che sarebbe morta. La famiglia è arrivata di corsa dal Texas, e i parenti più prossimi sono stati ospitati nella casa parrocchiale. I miei fratelli non hanno mai passato tanto tempo in chiesa! I parrocchiani portavano cibo e offrivano sostegno morale. Abbiamo contattato un hospice, ma Dio e la sua amica intima Betty Lou avevano altri progetti.