Le misure sono irrilevanti nel fascino. Quello che conta è avere fede in se stessi!
Ho deciso di occuparmi di psicoterapia in sala mortuaria, davanti a quello che restava di una ragazzina anoressica.
Lei era lì, con i suoi ventisette chili, i capelli chiari, le efelidi, il bracciale con le bandierine marinare. Io avevo lo stomaco contratto per l’orrore davanti alle sue ossa. Persino i corpi sfigurati dalle ustioni, quelli che hanno avuto i tumori maligni alla faccia, sono meno atroci di questa morte cercata e voluta, giorno dopo giorno, briciola dopo briciola, rifiuto dopo rifiuto. Le orbite sembrano quelle di una mantide religiosa. Le braccia ricordano le zampe di una zanzara. Questi corpi hanno preferito morire da insetto, che vivere da femmina della razza umana.
E’ venuto il momento di cominciare ad amare i normali costituenti del corpo delle donne. Gli uomini si innamorano del sorriso. E, in più, il cervello ancestrale maschile conserva l’affetto per quelle parti, pancia, fianchi tondi, sedere ancora più tondo, che oggi sono considerati orridi.
Per ulteriori informazioni, cercate su internet un’immagine della donna nella pittura barocca oppure di una Venere preistorica, nome dato alle rappresentazioni femminili scolpite nella preistoria.