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A cosa serve l’intelligenza emotiva sul lavoro?

WORK

Javier Fiz Pérez - pubblicato il 07/06/18

Le imprese, piccole o grandi, richiedono professionisti in grado di identificare e gestire le emozioni proprie e altrui, con capacità di adattarsi alle varie situazioni

L’intelligenza emotiva è importante nella gestione delle imprese e delle organizzazioni, ancor più nel contesto attuale di internazionalizzazione del lavoro e di intensi rapporti interculturali.

I dipartimenti per le risorse umane richiedono professionisti che oltre ad avere conoscenze solide siano in grado di usare le proprie capacità emotive per sviluppare il loro lavoro. Vediamo in questa galleria fotografica come riuscirci.

Si tratta dunque di interagire, come diceva Goleman, tenendo ben conto dei sentimenti, e “ingloba capacità come il controllo degli impulsi, l’autocoscienza, la motivazione, l’entusiasmo, la perseveranza, l’empatia e l’agilità mentale. Configura tratti di carattere come l’autodisciplina, la compassione o l’altruismo, indispensabili per un adattamento sociale positivo e creativo”.

In definitiva, i lavoratori con intelligenza emotiva e apertura alle altre culture godono di un buon livello di motivazione, e per questo sono in grado di motivare gli altri. Questa qualità trasversale potenzia la capacità di persuasione, di lavoro in squadra e di apertura alla diversità (Diversity Management) in un mondo caratterizzato dal costante cambiamento a grande velocità.

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