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Credi che la resurrezione dai morti sia una favoletta? Sei in errore!

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Pixabay/DanielReche

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 06/06/18

"La fede ci chiama a superare le logiche di questo mondo, e a comprendere che la vita che ci dona Cristo non è la stessa vita solo migliorata, ma è una vita nuova"

In quel tempo, vennero a Gesù dei sadducei, i quali dicono che non c’è risurrezione, e lo interrogarono dicendo:
«Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello.
C’erano sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza;
allora la prese il secondo, ma morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente,
e nessuno dei sette lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna.
Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l’hanno avuta come moglie».
Rispose loro Gesù: «Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio?
Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli.
A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe?
Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore». (Marco 12,18-27)

“Vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non c’è risurrezione, e lo interrogarono”. In verità i sadducei non vogliono avere risposte ma vogliono semplicemente ridicolizzare un qualunque discorso che abbia a che fare con la resurrezione. E per farlo usano la storia di una donna che sposa uno dopo l’altro sette fratelli, rimanendo di volta in volta vedova e senza avere figli da nessuno di loro. Il caso è complicato. La donna è proprietà del marito nella mentalità dell’epoca, e se è vero che ci sarà la resurrezione, quando ciò accadrà come si potrà risolvere la questione della proprietà di questa donna che ha sposato legalmente e infruttuosamente questi sette fratelli? Chi fa questa domanda sembra già sapere che non può esserci una soluzione a una questione così particolare. Ma l’errore è esattamente nella matematica che si applica a una questione simile. Di chi sarà dunque questa donna? “di nessuno” risponde Gesù, perché la logica della resurrezione ci libera anche da tutte le logiche di possesso con cui è caratterizzata questa vita. Questa donna sarà libera e non dovrà più essere trattata come una proprietà da accaparrarsi: “Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio? Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli”. Dobbiamo immaginarci il totale silenzio e sgomento che Gesù lascia in chi lo ascolta. Ha così ragione che appare ridicolo chi ha posto la domanda. E penso a quanto possiamo apparire ridicoli noi quando continuiamo a pensare e a pensarci sempre secondo le logiche del possesso e la mentalità di questo mondo. La fede ci chiama a superare le logiche di questo mondo, e a comprendere che la vita che ci dona Cristo non è la stessa vita solo migliorata, ma è una vita nuova, radicalmente nuova, così nuova che dobbiamo imparare a ragionare in maniera completamente diversa. Dobbiamo farci nuovi anche nella mente. Altrimenti la resurrezione ci apparirà solo come una favoletta.

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