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Un profumo invade la stanza prima di morire: il prodigio della beata Pallotta

ASSUNTA PALLOTTA

Public Domain

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 06/06/18

Venti minuti prima di morire un odore misterioso, tra violette e incenso, inondò la stanza di Madre Assunta Pallotta morente. Questo prodigio si è ripetuto nelle strade dove fu portato il suo feretro, nelle stanza e dove aveva abitato. Persino sul velo posto sul cadavere

Un fatto straordinario si verificò poco prima che la beata Assunta Pallotta spirasse: riguarda un forte profumo emanato dal corpo della religiosa. Lo stesso fenomeno si è ripetuto anche dopo il funerale. Molti testimoni hanno concordato su questo fenomeno. 

25 marzo 1905

La “santa dei profumi” è originaria di Force, un piccolo paesino dell’Appennino marchigiano. La beata Pallotta, classe 1878, a soli ventitré anni era già missionaria in Cina con le Suore Francescane Missionarie di Maria.

Diceva di sentire ogni giorno Cristo dentro di sé, e metteva in pratica il suo amore per il Signore operando tra i più bisognosi nell’allora poverissimo stato dello Shanxi, nella Cina nord-orientale.

Nel 1905 si ammala di tifo. Il 25 marzo di quell’anno riceve l’estrema unzione da un sacerdote, Padre Benvenuto. Il giorno dopo le sue condizioni sono gravissime. Ed è in quel momento che si verifica il “miracolo dei profumi”.

Un odore dolce e intenso

Alle 17,30 del 26 marzo 1905, il volto di suor Maria Assunta mostra evidenti segni della morte evidente. Nella stanza sono il frate, le suore e sei altre giovani collaboratrici cinesi, tutti compresi del grave momento. Ma qualcosa di nuovo sta succedendo, qualcosa che attrae ciascuno dei presenti, assorbe tutta la loro mente, pone interrogativi… Finalmente la superiora si decide a chiedere alla vicina: “Non sente nulla?” e Madre Luciana: “Certo Madre che sento: che profumo!…”, risponde aspirando con piacere ciò di cui stava ormai riempiendosi la stanza.


GABRIEL ANGELICA

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Un profumo gioioso

Anche il Padre Benvenuto dal fianco della suora moribonda si rigira con una espressione di meraviglia inspiegabile e chiede sottovoce: “Ma cos’è questo profumo?”. Nessuno sa dare una risposta. C’è solo stupore ed anche una commozione non trattenuta, perché quel profumo penetra fino al cuore recandovi una profonda gioia. All’improvviso la fragranza soave, deliziosa, si era sparsa nella camera e si rinnovava come ondate leggere di minuto in minuto.

Venti minuti

Quello che si respirava nella stanza della beata Pallotta era un profumo indefinibile, tra l’olezzo delle violette e quello dell’incenso. Ma “nessuno dei due”, diranno i testimoni. Venti minuti così, duranti i quali la tensione per una nuova perdita si trasforma pian piano in entusiasmo. Poi suor Maria Assunta spira dolcemente, calme e serena nella morte, come lo era stata nella vita.




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La nuova ondata

Ora il frate con la Superiora e la Vicaria possono uscire di stanza e scambiarsi le impressioni. “Bisognerà annotare con cura ogni particolare relativo a questa piccola suora”, mormora Padre Benvenuto: “Chissà che un giorno non se ne debba scrivere la vita?”. E una acutissima nuova ondata di quel profumo investe i tre interlocutori quasi a confermare le parole del frate.

Il bucato

Quella morte sembra diventata una festa che contagia suore ed orfanelle, si comunica ai cristiani e poi ai pagani della zona, che per il giorno dopo invadono la casa per “vedere il miracolo”. Quel misterioso profumo si rinnova ancora avvolgendo ed entusiasmando ogni persona e poi riempie anche le tre stanze che suor Assunta aveva occupato in precedenza e ora ne emana anche la biancheria usata dalla suora morta, tanto che sr Maria Evasia se ne può quasi inebriare mentre procede al bucato.




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Tre giorni

Per tre giorni si sussegue il fenomeno del profumo misterioso della beata Pallotta. Chiunque arriva lo percepisce senza nemmeno fermarsi a pensare e, guarda caso, chi non sente nulla prova il desiderio di confessarsi e al ritorno è avvolto da quella ondata misteriosa che dona una gioia e una pace impensate.

Il funerale della suora, domenica 9 aprile, non è che una serena, anzi gioiosa processione di gente che fino a qualche tempo prima, non si era nemmeno accorta della sua presenza da quasi un anno nel villaggio di Tong-el-Ku. Molti degli intervenuti sono pagani. A mezzogiorno le suore rientrano dal cimitero della missione: le accoglie una casa inondata di quell’acuto profumo che perdura fino alle ore 18 del giorno dopo (Portale delle Suore Francescane Missionarie di Maria).




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Il corpo incorrotto

Ma la storia miracolosa di Madre Assunta non finisce qui. Nel giugno del 1913, durante la ricognizione del corpo, la madre Generale delle Suore Francescane Missionarie di Maria, ricevuta da Papa Pio X, racconta al pontefice il ritrovamento del corpo intatto di Suor Assunta.

Dopo averne preso atto “avverte il postulatore dei Francescani che bisognava far causa e subito”. Preso il libro della gerarchia e annotò su di esso la parola “miracolo”. Da allora si sono susseguiti diversi miracoli per la sua intercessione.

Il velo profumato

Al momento della ricognizione del corpo, infine, anche il velo che ricopriva il corpo della beata Assunta Pallotta emanava quel profumo misterioso. E’ questo lo hanno notato anche i fedeli che hanno partecipato, negli anni successivi, alle ostensioni di quel velo (Il quotidiano.net, 2003).

Il 7 novembre 1954 Maria Assunta, chiamata dai cinesi «la santa dei profumi», venne beatificata da Pio XII (www.carloacutis.net)


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Preghiera alla Beata Assunta Pallotta

Oh Assunta, benedetta figlia che hai tanto amato Dio

nel silenzio,nel servizio, nella pace, nella privazione,

nell’umiltà, nell’obbedienza.

Insegnaci a percorrere questa via della santità

scegliendo di fare la volotà di Dio ogni giorno;

nella semplicutà e purezza di cuore.

Facci capire che solo Dio conta e che solo abbiamo da Dio tutto

e che solo attraverso Dio tutto può avvenire

e che nulla è impossibile a Lui.

Portaci alla nostra mamma Maria Santissima

madre di tutti i viventi aiutaci e confortaci oggi e sempre.

Amen

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