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Scientology e la “sua” via per la felicità

SCIENTOLOGY

Fibonacci Blue-(CC BY 2.0)

Ángel Nuño López - pubblicato il 05/06/18

L'organizzazione, legalizzata in Spagna nel 2007, in altri Paesi europei è stata catalogata come anticostituzionale, pericolosa e totalitaria

Sono ormai poche le persone che si stupiscono dell’attenzione mediatica riservata a Scientology. L’organizzazione si presenta come la “religione del XXI secolo” e i suoi portavoce promettono successo, serenità, pace, salute, potere ed equilibrio mediante tecniche di crescita personale.

Il suo fondatore, L. R. Hubbard, autore di numerosi racconti di fantascienza, è stato anche un grande appassionato di esoterismo e occultismo, affascinato da figure controverse come quella del tristemente famoso Aleister Crowley.

Scientology non è una semplice psicotecnica, anche se si presenta e agisce sicuramente come metodo del potenziale umano, in linea con tante altre realtà sorte nel clima New Age. È molto di più, una realtà estremamente complessa.

Le sue risorse economiche sono esorbitanti, e la presenza mediatica indiscutibile. L’organizzazione, che in Spagna è stata legalizzata e inclusa nel Registro delle Entità Religiose nel 2007, in altri Paesi europei è stata catalogata come anticostituzionale, pericolosa e totalitaria.




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La Chiesa di Scientology si presenta come una “religione che non richiede fede né convinzione”, “una filosofia religiosa applicata”. Nei suoi templi, infatti, non si prega, ma si pratica una tecnica che mira a trovare i “punti neri” nella vita delle persone che si sottopongono a questa procedura.

Per questo bisogna collegarsi a una macchina chiamata E-metro, mentre una persona che la manipola pone una serie di domande sempre tendenti a sottolineare i traumi che segnano la vita di ogni persona. L’obiettivo è guidare chi si sottomette a questa tecnica a una sorta di stato spirituale di purificazione chiamato “clear”.

Si potrebbe dire che si tratta di illuminare un superuomo liberato dai traumi che affliggono la vita degli altri mortali.

Come accade in tanti altri gruppi, in Scientology c’è spazio anche per i termini cristiani, privati del senso che è loro proprio, svuotati e manipolati. L’organizzazione, infatti, utilizza spesso termini come “gerarchia”, “chiesa”, “cappellano”, “fedele”, e celebra riti matrimoniali, funebri, di imposizione del nome e incontri domenicali.

La confusione è per molti assicurata, anche per l’abbondanza di termini pseudoscientifici.

L’estetica, dall’altro lato, sembra essere una chiara imitazione del cristianesimo. Se ciò non bastasse, le sue pratiche sono collegate – anche se si cerca di nasconderlo, dissimularlo o mascherarlo – a certi racconti di fantascienza scritti dal fondatore, secondo i quali un dittatore galattico ha inviato sulla Terra una serie di spiriti malvagi che infettano la psiche degli uomini. Questa sarebbe la radice ultima dei traumi umani.

Questo “racconto” potrebbe essere impiegato come tema di un’opera di fantascienza, ma non potrebbe mai servire come spiegazione dell’uomo.

Nonostante tutto, il gruppo è diventato uno dei più attivi e – in base al prisma con cui si guarda – di maggior successo degli ultimi tempi.

Se consideriamo tutti i dati alla nostra portata, potremmo dire che Scientology e il senso comune, più che incontrarsi o confluire, sono in contrasto, per non dire che si scontrano apertamente. Lo ha già detto Chesterton – il dramma del nostro tempo è aver sostituito il senso comune con le ideologia. Qui abbiamo un esempio.




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Ciò che richiama l’attenzione e suscita allarme è che questo gruppo controverso e complesso che conosciamo come Scientology si presenta in modi diversi e impiega varie strategie per diffondersi, presentando un aspetto camaleontico.

Quando interessa, ad esempio, si presenta come “chiesa”, quando conviene come mera tecnica sostenuta (ma solo secondo i suoi adepti) dalla scienza.

Scientology cerca di inserirsi in vari ambiti, da quello educativo all’industria cinematografica. La partnership tra l’organizzazione e il mondo del cinema risponde a vari fattori, tra i quali lo scambio di favori, il marketing e la propaganda – la celebrità, sperano gli incaricati di queste architetture propagandistiche, darà notorietà e prestigio a Scientology.

Ricordiamo, ad esempio, che è stato il celeberrimo Tom Cruise a inaugurare ormai più di un decennio fa la sede di Scientology di Madrid.

Un altro ambito in cui l’organizzazione vuole rendersi presente è quello del sistema penitenziario. È un dato curioso, visto che è coinvolta in vari scandali giudiziari, nonché di molte altre nature.

Ai commissariati spagnoli stanno arrivando opuscoli che presentano “la via della felicità”, nome con cui si conosce inoltre una delle entità “schermo” con cui Scientology opera spesso, cercando di eludere parte della vigilanza. La proposta di questo cammino si concretizza in quello che non è altro che “un codice morale e non religioso”.




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Nell’opuscolo si invitano le forze di sicurezza spagnole e chiunque voglia unirsi all’iniziativa a offrire ai delinquenti un cammino di redenzione e purificazione, che eliminando i “punti neri” condurrebbe allo stato “clear”.

Scientology presenta anche il suo codice morale non religioso come “il primo codice morale basato totalmente sul senso comune”. Eliminando dal suo orizzonte il senso trascendente della vita, comune a ogni uomo, si può ormai definire “senso comune” qualsiasi cosa.

Scientology, quindi, comporta una promessa di felicità, ma non tutte le promesse vengono matenute.

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