4. La missione di essere genitori implica il fatto di dover parlare della Prima Comunione perché è un evento importantissimo per il figlio o la figlia. Bisogna parlare dei tre passi: 1) la catechesi previa (chi accompagna il bambino); 2) la celebrazione della Prima Comunione; 3) i mezzi perché il bambino o la bambina rispetti i suoi doveri come cattolico da quel momento (ad esempio andando a Messa la domenica).
5. Quanto alla celebrazione, in chiesa importanti saranno il bambino che fa la Comunione, la mamma e il papà, nonché il padrino e la madrina di Battesimo. I padrini interverranno anche in alcune parti della liturgia.

6. Perché non ci sia conflitto tra chi si sente più vicino al bambino o in prima fila in chiesa, è meglio che mamma e papà ne parlino in anticipo. A volte non è facile accettare una decisione che lascia fuori un partner successivo, ad esempio.
7. Nessuno deve sentirsi ferito, ma allo stesso tempo, in caso di dubbio, va applicato un criterio di giustizia autentica.
8. I figli di genitori separati o divorziati – sia in custodia condivisa che se uno solo dei genitori si è assunto la sua educazione – soffrono per il fatto di avere una famiglia spezzata, per cui bisogna cercare di far sì che il giorno della Prima Comunione sia un’esperienza positiva. Il bambino dovrà pensare: “In questo giorno mamma e papà hanno fatto di tutto per dimostrare che mi vogliono davvero bene anche se non si amano più”.
9. La Prima Comunione del figlio o della figlia non deve quindi mai essere un’occasione per mostrare vendetta nei confronti dell’altro o per ricordargli cos’ha fatto di male in passato (prima della separazione o del divorzio), o per ferirlo mostrandogli come si trionfa con una nuova vita (con una fidanzata più giovane o un secondo marito più ricco…). Non è il momento, e bisogna tener conto del fatto che i bambini colgono qualsiasi dettaglio molto prima degli adulti.
10. Quanto al pranzo o alla festa successiva, è certo che comporterà delle spese, e quindi mamma e papà dovranno mettersi d’accordo sull’apporto di ciascuno, gli invitati e il protagonismo che avrà ciascuno di loro.