Mentre il sole si alzava lentamente su Manhattan facendo filtrare i suoi raggi negli spazi scuri tra un grattacielo e l’altro, una scena familiare si stava svolgendo davanti alla cattedrale di St. Patrick sulla Fifth Avenue. Dozzine di persone vestite a festa affollavano il marciapiedi sorridendo, scambiandosi abbracci e parole calorose mentre entravano nella “parrocchia d’America”.
Era sabato 26 maggio 2018 e quel giorno, davanti a genitori e nonni, fratelli e sorelle, amici e familiari, nove uomini hanno donato la propria vita al servizio del Vangelo venendo ordinati sacerdoti nella Chiesa cattolica romana.
“Vorrei solo una foto mentre vesto mio fratello…”, ha detto padre Innocent Montgomery C.F.R., qualche momento prima che iniziasse la processione. Padre Innocent stava parlando del suo gemello, padre Angelus Immaculata Montgomery C.F.R., che era tra coloro che dovevano essere ordinati. Due gemelli, quindi, sarebbero diventati sacerdoti.
Mentre i banchi si riempivano e le vesti delle centinaia di membri del clero in fila sembravano formare un mare candido, i nove uomini erano in piedi emozionati mentre le canne dell’organo rilasciavano le prime note, annunciando l’inizio della cerimonia.
Il cardinale Timothy Dolan, con la sua ormai nota esuberanza gioiosa, ha preso posto sul sedile riservato al vescovo mentre i nomi di coloro che si presentavano per ricevere l’ordinazione venivano chiamati da fr. Gabriel Emmanuel Monahan, C.F.R.. Uno ad uno si sono presentati, ciascuno chiamato singolarmente da Cristo a servire il suo popolo come sacerdote e ciascuno richiamando il “Sì” di Maria alla volontà di Dio.
Mentre il cardinale stendeva le mani sulla testa di ciascuno di loro, una profonda trasformazione ha avuto luogo davanti agli occhi delle migliaia di persone riunite nella cattedrale, e un segno indelebile veniva tracciato su ciascuna delle loro anime: “Sei sacerdote per sempre…”.
Quando il Rito dell’Ordinazione si è concluso in silenzio, la folla è esplosa in applausi, lacrime e grida. Quegli uomini non erano più solo figli e fratelli, ma ora potevano portare la misericordia e la presenza stessa di Dio attraverso i sacramenti. Ora erano sacerdoti.
Mentre si passava alla Liturgia eucaristica, il cardinale Dolan ha alzato l’ostia, e la momento della consacrazione e insieme a tutto il clero i nove hanno pronunciato le parole di Gesù: “Questo è il mio Corpo…” in persona Christi, il loro primo atto sacramentale come sacerdoti.
Alla fine della Messa, ciascuno è andato in un’area diversa della cattedrale per offrire le prime benedizioni a chi le richiedeva.
Cos’ha reso questa ordinazione straordinaria? Forse il fatto che sia avvenuta a New York, o forse che si sia svolta nella cattedrale di St. Patrick, o ancora che tra i presenti ci fossero due fratelli, addirittura gemelli, in piedi l’uno accanto all’altro allo stesso altare.
Ma forse non è niente di tutto questo.
Forse è “semplicemente” il fatto che in questo mondo spezzato e ferito, nel cuore della grande metropoli, Dio continua a chiamare e la gente continua a rispondere, e nonostante tutte le tentazioni del mondo ci sono persone che, cooperando con la grazia, vogliono servire come ha fatto Cristo duemila anni fa. E allora, forse, quello che rende straordinaria questa ordinazione è proprio il fatto di essere un’ordinazione, e infatti ogni ordinazione è straordinaria.
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