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«Sono nata cristiana»: le “Confessioni di Agostina”, giovane musulmana algerina

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Haitham Shlomo - pubblicato il 30/05/18

Miracolosamente, Gesù le ha dato la Comunione in Chiesa anche prima che lei fosse battezzata… Quanto è accaduto a questa musulmana algerina assomiglia a un miracolo.

Agostina, di origini algerine, vive in Francia. Aleteia l’ha incontrata a Bordeaux: è una delle centinaia di neo-battezzati della città vinicola francese, che Dio ha raccolto col vino utilizzato da Gesù sulla sua tavola – quello dell’amore e della testimonianza.




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Come altre donne musulmane che si sono convertite al cristianesimo, anche lei non ha rivelato il suo cognome, ma la sua storia testimonia il fatto che lo Spirito Santo opera nel mondo.


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Circa un mese fa, una delle chiese della regione ha visto il battesimo di due sorelle dell’Arabia Saudita; poi, per ragioni legate alla sicurezza dei battezzati, il prete ci ha chiesto di non menzionare i cognomi e di non pubblicare le foto.




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Tornando a questa intervista, Agostina ci racconta di aver riconosciuto Cristo attraverso la sua famiglia, in particolare attraverso sua madre, che parlava dei Gesuiti e della loro sincerità, e della forza della loro fede profonda, priva di ogni secondo fine.

Sono stata sorpresa di sentir parlare di un uomo religioso non sposato, ma mia madre mi ha spiegato che questi monaci avevano dato la vita alla loro religione,

ha spiegato Agostina. E ha aggiunto:

Dico sempre che sono nata cristiana, e non è tanto per dire, ma proprio quello che ho sempre sentito.

Nel 1990 cominciò la guerra in Algeria. «Mi sono sempre sentita attratta dal cristianesimo, ma non sapevo perché», ha dichiarato Agostina: «C’era una chiesa, vicino casa mia, e mi piaceva tanto».




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Sua madre e i suoi vicini parlavano delle religiose che si trovavano nella regione e che andavano in giro con abiti secolari per accudire i malati e i bisognosi. Quando Agostina cominciò i suoi studi universitari, c’era una chiesa accanto all’università, e un orfanotrofio gestito dai Padri gesuiti. «Abbiamo dovuto attraversare la chiesa per andare all’università», dice.


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Agostina parlava costantemente con uno dei preti: «Volevo vedere come pregavano i monaci e i preti, in quella chiesa. Non potevo farlo all’epoca… perché non avevo il coraggio di farlo».

Niente è cambiato fino al suo arrivo in Francia nel 2009.

Al momento del mio arrivo – dice – ho realizzato che era ora di conoscere il cristianesimo, tanto più che attorno a me tutti erano cristiani.

Avevo un amico all’università, un pastore protestante americano e sposato. Ha dei bambini. Gli volevo molto bene ma non ero molto convinta della sua fede. Ho dunque cominciato a conoscere qualcun altro, salvo poi realizzare che era testimone di Geova. Mi hanno invitata alle loro riunioni religiose, dove c’erano persone che parlavano lingue differenti per presentare i Testimoni di Geova e le loro credenze agli altri.

Per quanto considerassero Gesù come un profeta, piuttosto che come un Dio – e questo non contraddiceva l’insegnamento dell’Islam – la cosa non mi convinceva e non mi attirava. Avevo come l’impressione che si occupassero di me solo per aumentare il loro numero.

Ho incontrato un gran numero di cristiani da tutto il mondo, compreso un certo numero di cristiani del Libano.

Ho così amato il loro lavoro sociale e umanitario! Una volta che ero con una mia amica della chiesa cristiana, l’annuncio di un viaggio estivo di quattro giorni a Lourdes ha attirato la mia attenzione. E siamo andati a Lourdes per prenderci cura dei poveri. Laggiù tutti pensavano che la mia compagna mi avesse convinta a fare questa prova, ma la verità era il contrario: c’è voluto del bello e del buono per convincerla!

Durante la mia permanenza lì sono andata a fare il bagno alle vasche: ciò che ho sentito era una roba dell’altro mondo. L’ho detto alla mia amica, ma lei se ne infischiava e diceva di non aver sentito niente: sosteneva che i miei sentimenti venissero dal fatto che non ero cristiana.

Per contro Li, una cristiana che visita regolarmente Lourdes e che era la responsabile del viaggio, ha detto che quanto mi era capitato non era normale, e che lei andava a fare il bagno alle vasche ogni volta che va a Lourdes.

Proprio lì ho incontrato una persona che mi ha fatto conoscere l’ordine domenicano. Dopo questo viaggio ho cominciato a visitare le chiese e a pregare. Ho visitato la chiesa maronita e ho pregato senza che nessuno sapesse della mia presenza.

Poi ho incontrato un giovane cristiano libanese: ci siamo sposati e nel 2013, quando ero incinta, ho deciso di beneficiare del mistero del Battesimo.

Prima di questo, uno dei preti libanesi aveva cercato di battezzarmi, ma io ho rifiutato perché volevo studiare e approfondire il cristianesimo.

Durante l’autunno del 2013 ho viaggiato in Libano e ho deciso di fare una sorpresa a mio marito

All’inizio non era d’accordo, ma ho sempre sentito che qualcosa di grande stava per arrivare nella mia vita.

Nel 2017 ho confidato a una coppia che ho incontrato a Lourdes che volevo essere battezzata. Mi hanno incoraggiata tanto e mi hanno detto che i frati domenicani fanno un corso di formazione per quelli che ambiscono al mistero del Battesimo. Avevo fretta di unirmi a loro, nel cuore un grande sentire di essere al servizio della Chiesa.

Vado in chiesa dal 2010: tutti pensavano che fossi battezzata.

Avevo in cuore il sentimento costante che Gesù mi avesse invitata in chiesa per un fine che ignoravo ancora, e ogni volta che assistevo a una messa sentivo che avevo bisogno di comunicarmi.

Ho raccontato questa cosa a una delle suore, e lei mi ha detto che Gesù mi chiamava.

Quando ho cominciato a prepararmi al Battesimo ho sentito per Gesù un amore così forte che il cuore non poteva sopportarlo: avevo l’impressione che il mio cuore non potesse più contenere tutto quell’amore. Allora ho detto al prete che mi seguiva di questo grande amore: mi rispose di non avere paura, e che questo amore sarebbe cresciuto sempre di più. L’amore era più forte di me.

Il gusto dell’ostia

Di ritorno ai preparativi del Battesimo, quest’anno ho deciso di digiunare per la prima volta. Una volta, mentre assistevo alla messa, e in particolare mentre tutti ricevevano la Comunione, ho sentito il gusto dell’ostia nella mia bocca. La sensazione era così nitida che alla mia prima Comunione riconobbi il medesimo sapore.

Ho ricevuto il sacramento del Battesimo nella chiesa di Saint Paul a Bordeaux, con altre sei persone. Il Battesimo era un momento distinto e una sorta di coronamento per gli anni di desiderio di Gesù e di preghiera, al punto che mia figlia ha descritto quel giorno come un matrimonio.

È stato il giorno più bello della mia vita… ho sentito una sorta di legame tra cielo e terra.

Com’è la sua vita oggi

I miei genitori non ne sanno niente perché devo mantenere le relazioni con loro, ma certo già si lamentano. Quando i miei fratelli vengono a trovarmi vedono in casa le immagini della Vergine, dei Santi… e il Crocifisso. Esprimono espressamente il loro disaccordo con me quanto al mio matrimonio con un cristiano, e quanto al fatto che i miei figli sono cristiani anch’essi.

Tuttavia, considero la mia famiglia in Algeria come “aperta”, in qualche modo… Ho visto famiglie rinnegare i loro figli, in caso di una loro conversione ad altra religione che l’Islam.

Una volta ho parlato a mia sorella del modo in cui l’Islam deformava la storia e i fatti, e lei mi ha rapidamente respinta, ringraziando Dio per la grazia dell’Islam e sbeffeggiando la storia.

Agostina

Durante il Battesimo ho scelto il nome di Agostina perché sant’Agostino era di origini algerine.

Prima di ricevere il sacramento del Battesimo, volevo esercitare attività spirituali. Sapevo molto bene che ciò era impossibile. Fino al giorno in cui un prete mi ha avvicinata e mi ha chiesto di trasferirmi in un’altra regione per predicare e per insegnare a un certo numero di bambini. Mio marito era d’accordo. Ho passato quattro giorni lontana da casa. Un miracolo.

Quando sono arrivata e sono entrata in chiesa, per un momento ho sentito che volevo mandare tutto all’aria. Per un momento, ho detestato il cristianesimo e mi sono sentita di nuovo musulmana. Non so che cosa sia successo, perché tutti hanno cominciato a pregare il rosario fino a quando ho dimenticato la suggestione e mi sono unita alla preghiera.

Sapevo che il diavolo è tentatore, poi ho cominciato a pregare il rosario tutti i giorni. La Vergine Maria ha schiacciato la testa al diavolo per proteggermi e per proteggere la mia famiglia; e la mia relazione con la Vergine Madre di Gesù è più che meravigliosa.

Cosa dice Agostina ai musulmani o anche ai cristiani che cercano la verità?

Gesù Cristo ha detto: «Io sono la via, la verità e la vita». So benissimo che non possiamo essere tutti santi. Tutti siamo peccatori, ma se siamo onesti con noi stessi Gesù verrà da noi.

Ogni persona viva fedelmente e Dio la chiamerà. Voglio ricordare qui Charles de Foucault, un prete francese ucciso in Algeria e che ora va verso gli altari. Diceva: «Signore, mio Dio, mi dono a te». Io ripeto sempre questa giaculatoria e invito tutti a fare lo stesso.

Invito tutti i musulmani, i cristiani, i giudei e anche gli atei ad essere fedeli alla loro fede: sarà Dio a chiamarli.

[Traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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