di Jhan Sayago, musicista cattolico, Venezuela
Nella maggior parte delle parrocchie c’è un coro o un ministero musicale che si incarica del servizio liturgico durante la Santa Messa domenicale, ma il coro o il ministero a volte non compie come dovrebbe la sua missione di essere musicista di Dio. Ecco quindi cinque consigli, sia liturgici e che spirituali, per chi serve Dio attraverso la musica.
1. Riconoscere che siamo strumenti del Signore

Ci siamo forse imbattuti nel coro in qualche cantante o musicista che vuole essere la star, che salmodia solo a Pentecoste o in qualche altra solennità, che vuole sempre spiccare nel coro, far sì che la sua voce risuoni più di quella degli altri, che vuole fare gli assoli di chitarra a Messa…
A questi musicisti vorrei dedicare questo primo consiglio, che è spirituale: la Santa Eucaristia non è un atto in cui dimostriamo i nostri doni e i nostri talenti agli altri, ma un sacramento in cui Cristo si rende presente, in corpo, anima e divinità, sotto le specie del Pane e del Vino. La Messa, quindi, non è un concerto. Il centro della Messa è Cristo, la star è Lui.
Per far fronte a questo problema, raccomando la preghiera di San Francesco: “Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace”. Se cercate la fama, gli applausi e i fans state perdendo tempo. Investite in qualcosa di meglio, anche se non c’è niente di meglio che cantare per Dio.