José Manuel Roás ha Pablo, con paralisi cerebrale, il giornalista e scrittore Andrés Aberasturi ha Cris, anche lui con handicap grave. Due padri impegnati al cento per cento
“Credo che abbiamo qualcosa in comune”. Così ha detto José Manuel Roás ad Andrés Aberasturi quando lo ha incontrato per la prima volta. Il giornalista e scrittore spagnolo stava rilasciando un’intervista a Risto Mejide a Chester, un programma del canale Cuatro, trasmettendo la dura realtà che vive ogni giorno con il figlio Cris, che soffre di paralisi cerebrale, una malattia difficile che ha modellato la visione della vita di suo padre.
Risto ha voluto presentare José Manuel, noto perché corre maratone con il figlio Pablo e che ha partecipato al programma per spiegare come viveva la malattia di suo figlio e trasmettere che Pablo è la sua passione, come Cris lo è per Aberasturi.
Questi due padri sanno bene cosa sia la sofferenza: “Quando hai un Cris, quando hai un Pablo, parlare di sofferenza è un’ovvietà. Chi non è in grado di intendere lo scandalo della sofferenza degli innocenti!”, ha detto Roás. In quel momento Aberasturi gli ha chiesto se sapeva dare una risposta a quella sofferenza, e Roás gli ha risposto che la trova nella pratica, nella quotidianità.