Ecco quello che i media principali non vi mostrerannoIl 2018 ha visto un aumento senza precedenti nell’attività pro-vita in tutto il mondo. Marce, veglie di preghiera e processioni si sono diffuse apparentemente ovunque.
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Negli ultimi mesi, raduni affollatissimi hanno avuto luogo in Croazia, Perù, Argentina, Italia, Irlanda, Regno Unito, Stati Uniti e a Parigi. L’evento che ha visto la maggiore partecipazione è stata la “Marcha por la Vida” dell’Argentina, evento svoltosi simultaneamente in più di 200 città del Paese con circa 3,5 milioni di partecipanti.
Negli Stati Uniti, veglie di preghiera, adorazione e rosario organizzati da gruppi come 40 Days for life, la Frassati Fellowship e Students for Life hanno invaso città come New York e Chicago e molti campus universitari.
In Croazia, dove la Marcia per la Vita si svolge solo a partire dal 2016, non solo i partecipanti sono raddoppiati, arrivando quest’anno a circa 30.000, ma l’evento si è svolto simultaneamente in tre città: Zagabria, Spalato e Fiume.
Si pensa che l’incremento dell’attività pro-vita sia dovuto a vari fattori, tra i quali un forte aumento dei giovani partecipanti, molti casi di alto profilo controversi riguardanti le questioni relative alla vita (Charlie Gard e Alfie Evans), risultati scientifici più chiari sulla vita nei suoi primi stadi, con la questione della “personalità” ormai più difficile da confutare, e proposte di legge per rendere più accessibile l’aborto, come nel caso della sfida dell’Ottavo Emendamento in Irlanda.
La missione universale del movimento è la difesa della vita a tutti i suoi stadi, dalla vita non nata agli anziani, e amare, assistere e sostenere le donne che aspettano un figlio indipendentemente dalle circostanze. Il messaggio che si lancia è di amore e compassione.
Mai come oggi molte organizzazioni di ampia portata, come Good Counsel Homes, Several Sources Shelters e altre, offrono assistenza alle madri incinte con gravidanze difficili. Ci sono anche ministeri di guarigione come La Vigna di Rachele e Silent No More Awareness, che accompagnano le donne che soffrono per gli effetti di un aborto.
Forse, allora, dopo aver subìto le conseguenze dell’aborto legalizzato il mondo sta capendo che c’è una soluzione migliore.
Non stancatevi di levare con fermezza la vostra voce in difesa della vita sin dal suo concepimento, e non lasciatevi distogliere dall’impegno di tutelare con coraggiosa determinazione la dignità di ogni persona umana.
Cristo è con voi: non abbiate paura!
San Giovanni Paolo II
Un ringraziamento particolare ad Antoine Mekary, Marcin Mazur, Marko Vombergar, Kamil Szumotalski e Marija Burazer per il loro contributo a questo articolo.