Ma questa coppia danza insieme da 25 anni 16 dei quali dopo un ictus che colpisce la donna a causa di un'embolia post parto. Daniela resterà in coma per 20 giorni e dopo la terapia intensiva dovrà affrontare il lungo e arduo percorso di rinascita. Una bella storia di resistenza e resilienza. Di quando la vita non cede di un passo
«Non è stato eroico restare, sarebbe stato stupido andarsene». Dice così Cesare Bocci, il co-protagonista de Il commissario Montalbano, Mimì in una
L‘evento recente, recentissimo, che personalmente mi ha fatto conoscere una storia che ignoravo, è una puntata dello show serale di Rai1 record di ascolti (e spesso non di buon gusto, diciamolo. E di troppo rapida genuflessione davanti al trono del politicamente corretto) Ballando con le stelle. Non lo seguo mai in tv ma sui social il video della

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I fatti sono questi: Cesare conosce Daniela una sera di settembre del 1993 grazie ad un amico. Il copione tra i più classici, lui esce da una storia che lo lascia incapace di amare (credeva), accetta di andare a questa festa e nel percorso vanno a prendere questa ragazza. E di lei lo innamora il pudore dello sguardo dietro una montagna di ricci scuri. Si amano e vanno a vivere insieme; dopo otto anni decidono di avere un figlio e quel figlio arriva subito. Sarà una gravidanza bellissima senza particolari malesseri. Nasce Mia, tutto ok. Una settimana dopo la nascita della figlia, vivono finalmente la prima domenica da genitori da soli.
Dany si era messa sul letto ad allattare Mia e io stavo leggendo sul divano uno dei primi libri di Montalbano. Avevamo già girato uno due episodi. (da Bel tempo si spera)
Lei lo chiama per un fastidio alla testa, è tranquilla. Poco dopo un urlo per il dolore divenuto acutissimo, lui torna nella stanza e la compagna è già incosciente. C’è tutto quello che sentiamo raccontare da amici, conoscenti, da familiari colpiti dalla malattia improvvisa di qualcuno loro vicino. Il momento critico, il rapporto con i medici, lo shock, la comprensione progressiva, le delusioni, le lungaggini burocratiche, le asprezze di un sistema non sempre umano, i sensi di colpa, la rabbia, i dubbi.