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La cannuccia antistupro: l’invenzione geniale di tre studentesse americane

FESTA, DRINK, RAGAZZE
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Annalisa Teggi - Aleteia - pubblicato il 18/05/18
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La piaga della violenza sessuale dilaga negli USA dove frequentemente gli aggressori fanno uso di droghe per inibire la vittima. Sarà più difficile dopo il brevetto della Smart Straw

Lo abbiamo senz’altro visto in qualche telefilm americano: esistono sostanze inodore, incolore e insapore che, se messe in un cocktail, possono essere usate dagli stupratori per addormentare, o comunque rendere più docile, la vittima prescelta. Le più famose droghe di questo tipo sono la Ketamina, il Ghb e il Flunitrazepam. Non credo sia una pratica che ha attecchito in modo significativo tra i molestatori del nostro paese, però è bene essere preparati.

Il discorso vale per noi donne adulte e per le nostre figlie, che a quanto pare non sono poi così sprovvedute. Infatti, negli USA (dove invece la piaga dello stupro coadiuvato da sostanze stupefacenti è ampiamente documentata) è stata inventata una soluzione a portata di tutti e se ne deve il merito a tre graziosissime studentesse di appena 18 anni.

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Victoria Roca, Susana Cappello e Carolina Baigorri hanno messo a punto la Smart Straw, una cannuccia coi poteri speciali: se immersa in un drink è in grado di rilevare le droghe che – a occhio e a gusto – rimarrebbero nascoste; non appena la cannuccia trasparente si colora, scatta l’allarme. Un’idea semplice, come lo sono le migliori. Niente kit ultramegaingombranti alla CSI, solo una semplice cannuccia: piccola, tascabile, compagna dei sabato sera al pub.

L’idea è nata come progetto scolastico alla Gulliver Preparatory School, durante un laboratorio di impresa. Le tre ragazze l’hanno presentata al Business Plan Challenge High School Track, un contest indetto dal Miami Herald. E si sono aggiudicate il primo premio. (da Millionaire). Ora sono in attesa di brevettare il loro prodotto e grazie al crowdfunding cercheranno di commercializzarlo. La loro invenzione ha suscitato l’interesse di molte testate giornalistiche tra cui Forbes, Vogue, Glamour e NBC. Per chi fosse interessato ad approfondire le proprietà della cannuccia intelligente c’è il sito ad hoc.

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Sia Victoria sia Susana e Carolina dichiarano di avere parenti o amiche che hanno subito un’aggressione in cui le droghe citate sopra hanno avuto il ruolo determinante di inibire la vittima nella sua capacità di discernimento e controllo. Questa cannuccia non è il grillo parlante di Pinocchio, cioè non è in grado da sola di essere una coscienza vigile sull’abuso di alcool, sul tipo di comportamento da tenere con gli sconosciuti, sul modo di vivere la compagnia. Per tutte queste lezioni esiste la buona vecchia scuola dell’educazione familiare e dell’esempio.

Certo, uno strumento che può vedere ciò che sfugge a qualsiasi occhio nudo è un alleato prezioso e questa piccola virtuosa storia imprenditoriale ci ricorda la verità del vecchio detto “la necessità aguzza l’ingegno“, cioè: ciascuno di noi porta frutto alla luce di ciò che lo colpisce, lo ferisce e lo interessa nella realtà vissuta. Brave ragazze!