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Se diciamo Padre Nostro allora noi siamo Figli, insieme

FATHER TWO SONS

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Erica Bassi - pubblicato il 16/05/18

La riflessione di un'anima che si scopre figlia intorno alle parole che Gesù stesso ci ha insegnato, quelle con le quali rivolgerci al Padre

Bello il Padre nostro, unica preghiera che ci è stata insegnata da Gesù.
Ho provato a pensare alla mia vita e forse ho capito perché Gesù abbia scelto queste parole e non altre, tra le tante possibili; in queste poche frasi vengono raccolti tutta la mia umanità e il mio sguardo verso Dio: il Padre nostro parla della mia vita e alla mia vita.


POPE FRANCIS GENERAL AUDIENCE

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Padre: mi ricorda che sono figlia; soprattutto quando mi comincio a sentire molto “adulta” e non sento più il bisogno di un padre e di una guida; ma anche quando mi sento sola e bisognosa di un abbraccio benedicente;

Nostro: parla di un noi e non di un io; mi dice che non sono un’isola; in famiglia è esperienza di ogni momento: un uomo, una donna e tre figli; il noi è il soggetto della famiglia, un noi che si deve custodire e costruire per tutta la vita. E anche quando si esce da casa propria si vive in un intreccio di relazioni che posso vivere come un assedio continuo o come una continua occasione di arricchimento e di crescita;

Sia fatta la tua volontà: questa parola mi chiede l’abbandono e racconta la mia capacità di aprirmi a disegni non miei; che fatica, a volte, questa volontà; e poi, troppo spesso, non so neanche riconoscere quale sia questa tua volontà….illuminami! E se arriva la prova (la fatica, la malattia, la morte,…)? L’unica speranza allora è abbandonarsi con fiducia alla Tua volontà sapendo, senza cadere nel dubbio, che tu, Dio sai quello che fai…anche quando per me è doloroso o incomprensibile! Solo così imparerò a lasciare le mie piccole sicurezze e potrò approdare ai tuoi piani;




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Dacci oggi il nostro pane quotidiano: racconta le vie della provvidenza che tante volte abbiamo incontrato nella nostra famiglia e ci chiede fiducia; a questa frase ritorno quando sembra che i soldi proprio non bastino, che il lavoro stia scarseggiando, che i bisogni concreti ci stiano schiacciando… ”noi abbiamo fatto tutto ciò che potevamo: tu ora, dacci solo ciò che ci è necessario”; ci riporta ad una provvidenza che arriva quando tutto sembra perduto, che lavora “per due centimetri” e non sul superfluo;

Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori: parla di perdono: dato e ricevuto in famiglia, supplicato ed accolto in confessione;

E non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male: durante le mie giornate, quante occasioni di “fare male”: disinteresse, nervosismo, egoismo, incomprensioni, voglia di essere lasciati in pace… la coppia e la famiglia devono e possono diventare per me una “palestra di santità”, occasione per imparare a vivere la santità del quotidiano! Ed ora, Signore? Aiutami a non cadere nelle tante tentazioni che vedo: paura, rabbia, angoscia, pre-occupazione (occuparsi sì, preoccuparsi, no!), pensarmi padrona del mio tempo e della mia vita, desiderio di controllo,….

Amen: così sia nella mia vita, insieme a te, Signore.

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