I genitori sanno cos’è meglio per i loro figli – devono discernere di cosa ha bisogno ogni bambino – e dovrebbero anche aspettarsi di doversi trovare più di una volta di fronte alle domande e alle emozioni difficili dei loro figli. Man mano che maturano chiederanno sempre, in modi ovviamente diversi: “Perché è morta? Perché non è stata guarita? Dio ha ignorato le nostre preghiere?”, ecc. Ecco alcune linee guida per i genitori per parlare ai loro figli di dolore, perdita, delusione e preghiera:
1. Dio ci dà sempre il meglio, ma non sempre lo vediamo o lo capiamo in un certo momento, soprattutto nei periodi più dolorosi.
2. Confidiamo in Dio perché ci ama ancor più di quanto noi ci amiamo a vicenda o amiamo noi stessi.
3. Aggiugete degli esempi tratti dalla Scrittura, dalla vita dei santi e dalla nostra stessa vita, mostrando che avere fiducia in Dio può essere difficile ma che Dio è sempre fedele.
4. Non aspettatevi il successo o di essere considerati persuasivi – almeno non subito. Capite che state piantando semi che probabilmente non daranno frutto per anni.
5. Se non piantate quei semi i bambini soffriranno in modo superfluo, e probabilmente cresceranno con una visione distorta di Dio.
6. Rassicurateli sul fatto che va bene provare ed esprimere emozioni forti e dolorose, e dite loro che le emozioni, che passeranno, non dicono tutta la verità su loro stessi, il mondo o Dio.
7. Insegnate loro a pregare per i defunti e la Comunione dei Santi.
8. Guidate con l’esempio, praticando le opere di misericordia corporali e spirituali per le famiglie e gli amici che soffrono e lottano. Lasciate che i bambini collaborino a un Rosario in famiglia, scrivano un biglietto di condoglianze o preparino un pasto per chi in quel momento ne ha bisogno.
9. La devozione alla Coroncina della Vergine Addolorata può aiutare i genitori ad aiutare a loro volta i figli sottolineando loro la fiducia che ha avuto Maria in Dio.
I genitori sono i primi maestri dei propri figli, e anche i primi testimoni della fede. I bambini ricordano – nel bene e nel male – come i loro genitori hanno risposto alla malattia, al dolore e alla perdita. Lavoriamo insieme, con l’aiuto della natura e della grazia, per insegnare ai nostri figli come rimanere fedeli e fiduciosi, sia nei momenti positivi che in quelli negativi.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]