Il “Piccolo Fiore” offre un semplice consiglio per chi lotta con le distrazioni mentre pregaA molti di noi capita di essere bombardati da distrazioni costanti quando si prega. Potrebbe essere qualsiasi cosa, dal ticchettio dell’orologio al suono di un clacson, perfino una serie di pensieri su varie persone o vari rapporti nella nostra vita.
Può essere difficile concentrare la nostra attenzione su Dio e mantenere una conversazione con Lui.
A volte, tuttavia, queste distrazioni non sono affatto “distrazioni”, ma pensieri introdotti da Dio volti al nostro beneficio spirituale.
Ecco, ad esempio, cosa ha scritto Santa Teresa di Lisieux sul fatto di essere distratti durante la preghiera:
Anch’io ne ho molte [di distrazioni], ma appena me ne accorgo prego per le persone il cui pensiero sta distraendo la mia attenzione, e in questo modo loro traggono beneficio dalla mia distrazione.
A volte Dio vuole distrarre la nostra attenzione e gettare luce su un amico o un familiare che lotta con qualcosa e può avere bisogno delle nostre preghiere o della nostra carità. In questo modo la distrazione viene indirizzata nella giusta direzione, e anziché allontanarci da Dio ci avvicina a Lui e al suo progetto divino.
La chiave è essere attenti quando questo accade e notare quando si sta pensando a qualcuno nella propria vita, o perfino a qualcosa che si è visto su Facebook. In alcuni casi, Dio potrebbe volere che si preghi per quella persona o le si tenda una mano.
San Josemaría Escrivá dice che “più un apostolo è vicino a Dio, più universali sono i suoi desideri. Il suo cuore si amplia e accoglie ogni persona e ogni cosa nel suo desiderio di mettere l’universo ai piedi di Gesù”.
E allora, la prossima volta in cui vi sentirete distratti durante la preghiera offrite quella situazione a Dio e aprite il vostro cuore a qualsiasi cosa Egli voglia comunicarvi in quel momento.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]