Ecco come saranno potenziati gli studi di diritto canonico (anche nelle diocesi) per formare sacerdoti e legali competenti a dirimere le cause
Le nuove e più snelle norme volute da Papa Francesco per i processi di nullitàmatrimoniale hanno reso necessarie molte figure con un preparazione giuridica specifica a livello diocesano e parrocchiale. Specialmente per i processi brevi.
Per questo la Congregazione per gli istituti per l’Educazione Cattolica ha pubblicato il 29 aprile una istruzione (“Studi di Diritto Canonico alla luce della riforma del processo matrimoniale“) che dà indicazioni su come potenziare lo studio del diritto canonico.
Poche facoltà e solo a Roma
In primo luogo oggi il diritto canonico è poco studiato e poco insegnato nel mondo. Sono 42 le facoltà pontificie in tutto il mondo e più della metà sono a Roma. Una sproporzione da rivedere (Aci Stampa, 4 maggio).

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Da Amoris al motu proprio
L’istruzione, ha rimarcato il segretario della Congregazione, l’arcivescovo Angelo Zani, «nasce dalla esortazione apostolica Amoris laetitita, dove il Papa ha raccolto la preoccupazione di molti padri sinodali circa le lungaggini e i costi dei processi sulla nullità matrimoniale», preoccupazione all’origine del successivo motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus con il quale Jorge Mario Bergoglio ha riformato il processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità matrimoniale.
Più personale
Una riforma che ha fatto emergere una richiesta di maggiore personale e più qualificato, sebbene, ha precisato l’arcivescovo, «la richiesta di personale non è giunta a noi ma al Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica».

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3 figure
L’istruzione prevede una formazione adeguata e specializzata di tre tipologie di figure coinvolte in tale processo.