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Sull’intercomunione Papa Francesco è perentorio: i vescovi tedeschi trovino soluzioni condivise

EUCARISTIA, COMUNIONE, SAN FILIPPO NERI

St Joseph CC

Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 05/05/18

Riunita in Vaticano una delegazione dei prelati tedeschi, in rappresentanza dei gruppi favorevoli e contrari alla concessione della comunione al partner non cattolico. "Incontro cordiale", fanno sapere dalla Santa Sede

Sull’intercomunione (cioè la possibilità di concedere la comunione al partner della coppia che non è cattolico) è sceso in campo direttamente Papa Francesco. E ha chiesto, in modo piuttosto diretto, che le due “fazioni” in capo alla Conferenza Episcopale Tedesca (favorevoli / contrari) arrivino ad una soluzione condivisa.

Papa Francesco «apprezza l’impegno ecumenico dei vescovi tedeschi e chiede loro di trovare, in spirito di comunione ecclesiale, un risultato possibilmente unanime» in merito alla controversia della «ospitalità eucaristica», ha detto il prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, l’arcivescovo Francisco Ladaria alla rappresentanza della Conferenza episcopale tedesca che si è riunita il 3 maggio in Vaticano (La Stampa, 4 maggio).


CARDINAL REINHARD MARX AND CARDINAL RAINER MARIA WOELKI

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Il “no” dei sette vescovi

Un comunicato della Sala Stampa vaticana e dell’Episcopato tedesco riepiloga la vicenda al centro di un acceso dibattito nella Chiesa cattolica tedesca che, ora, è arrivato a Roma.

«Nella sua ultima Sessione plenaria svoltasi dal 19 al 22 febbraio 2018, la Conferenza episcopale tedesca ha trattato un Sussidio pastorale dal titolo “Camminare con Cristo – sulle orme dell’unità. Matrimoni misti e partecipazione comune all’Eucaristia”. Più di tre quarti dei Membri della Conferenza Episcopale hanno approvato tale testo».

«Un numero non indifferente di pastori (tra i quali sette vescovi diocesani) non si sono sentiti in grado, per vari motivi, di dare il loro assenso. Questi sette vescovi – prosegue la nota della Santa Sede – si sono rivolti alla Congregazione per la Dottrina della fede, al Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei cristiani e al Pontificio Consiglio per i Testi legislativi. Secondo il desiderio di Papa Francesco è quindi stato concordato un colloquio tra alcuni vescovi con i responsabili della Santa Sede».


POPE FRANCIS

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Ecco di cosa si è parlato

I sette vescovi, scrive Aleteia (6 aprile) sono il cardinal Rainer Maria Woelki, arcivescovo di Colonia, e i vescovi di Bamberg, Augusta, Eichstätt, Ratisbona, Görlitz e Passau. In loro rappresentanza, all’incontro romano del 3 maggio, ha partecipato monsignor Woelki.

Nel corso del confronto, «svoltosi in lingua tedesca» e durato fino alle sette di sera, «l’arcivescovo Ladaria – prosegue la nota – ha illustrato che Papa Francesco apprezza l’impegno ecumenico dei Vescovi tedeschi e chiede a loro di trovare, in spirito di comunione ecclesiale, un risultato possibilmente unanime. Nel colloquio – prosegue la nota senza entrare nel dettaglio – sono stati discussi vari punti di vista: ad esempio la relazione della questione con la fede e la cura pastorale, la sua rilevanza per la Chiesa universale e la sua dimensione giuridica. L’arcivescovo Ladaria informerà il Santo Padre circa il contenuto del colloquio. L’incontro si è svolto in un’atmosfera cordiale e fraterna».




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“Quando potrò prendere la comunione?”

Sulla intercomunione, ricorda sempre La Stampa, il Papa aveva svolto un articolato ragionamento quando, in visita alla Chiesa luterana di Roma il 15 novembre 2015, aveva risposto ad una signora tedesca protestante sposata ad un cattolico italiano, che gli aveva domandato quando sarebbe stato possibile per lei fare la comunione assieme al marito.

“Ma non abbiamo lo stesso battesimo?”

Francesco aveva risposto: «Mi domando – e non so come rispondere, ma la sua domanda la faccio mia – io mi domando: condividere la Cena del Signore è il fine di un cammino o è il viatico per camminare insieme? Lascio la domanda ai teologi, a quelli che capiscono. È vero che in un certo senso condividere è dire che non ci sono differenze fra noi, che abbiamo la stessa dottrina – sottolineo la parola, parola difficile da capire – ma io mi domando: ma non abbiamo lo stesso Battesimo?».

E ancora: «Alla sua domanda le rispondo soltanto con una domanda: come posso fare con mio marito, perché la Cena del Signore mi accompagni nella mia strada? E’ un problema a cui ognuno deve rispondere». E concludeva: «Io non oserò mai dare permesso di fare questo perché non è mia competenza. Un Battesimo, un Signore, una fede. Parlate col Signore e andate avanti. Non oso dire di più».

Un calice per l’eucaristia al pastore protestante

Papa Francesco aveva regalato al pastore luterano che lo aveva accolto, Jens-Martin Kruse, un calice per la comunione, guardano con un sorriso la signora che gli aveva fatto la domanda.

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