Allora, se in quell’eterno istante,
eterno abisso,
guarderò davvero il bambino
nella sua umanità tradita,
umanità di Cristo tradita,
da me tradita,
la mia umanità amata
fino alla morte di Croce,
pur con la mia fede nulla,
che non sapeva,
non sapeva spostare un solo interruttore,
guarderò i patimenti del bambino,
i patimenti di Cristo nei patimenti del bambino,
allora forse saprò,
saprò che in quei patimenti la mia colpa,
la colpa del respiro spezzato,
della madre straziata,
del padre pietrificato,
la mia colpa per cui han patito,
in quei patimenti,
in quel respiro spezzato,
veniva mondata.
Allora chiederò perdono.
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