Perfino Papa Francesco è diventato suo devoto su esempio del Papa polacco
Se non fosse stato per San Giovanni Paolo II, non avrei trascorso gli ultimi 17 anni recitando ogni giorno il Rosario insieme alla mia famiglia.
E non sono certo il solo. Come spiego nel mio ultimo libro, The Rosary of Saint John Paul II, molte persone possono dire la stessa cosa. Come è riuscito Giovanni Paolo II a fare questo?

1: San Giovanni Paolo ha reso il Rosario nuovo ed entusiasmante
Come dico ai miei studenti del Benedictine College del Kansas, Giovanni Paolo II era un genio a livello di strategia, e sapeva come fare cose grandi nella Chiesa. Non ha solo detto “Giovani, tornate alla Chiesa!” – ha creato le Giornate Mondiali della Gioventù. Non ha detto soltanto “Siate fedeli alla dottrina cattolica” – ha creato il Catechismo. Non si è limitato a invitare i cattolici a tornare a Gesù – ha istituito il Grande Giubileo dell’anno 2000.
Non ha neanche solo esortato la gente a recitare il Rosario – ha aggiunto cinque nuovi misteri per suscitare il nostro interesse e ha istituito un Anno del Rosario per assicurarsi che tutta la Chiesa vi aderisse.
2: Giovanni Paolo II ha collegato il Rosario alle grandi questioni che tutti avevano in mente
L’impegno della mia famiglia con il Rosario è iniziato nel 2001, quando sulla scia della tragedia dell’11 settembre Giovanni Paolo II ha esortato i cattolici a recitare il Rosario per la pace di fronte agli attacchi terroristici.
Si è poi approfondito quando l’anno dopo ha chiesto Rosari per un’altra istituzione che stava subendo duri attacchi: la famiglia.
La sua fede nel Rosario era contagiosa: “Guardo a voi tutti, fratelli e sorelle di ogni condizione… riprendete con fiducia tra le mani la corona del Rosario… Che questo mio appello non cada inascoltato!” (Rosarium Virginis Mariae, n. 43).
3: Ha reso il Rosario più semplice da recitare
Il mio libro sottolinea i consigli pratici offerti da San Giovanni Paolo II per recitare il Rosario.