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7 modi in cui Giovanni Paolo II ha rivoluzionato il Rosario

POPE JOHN PAUL II,ROSARY
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Tom Hoopes - pubblicato il 02/05/18
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Perfino Papa Francesco è diventato suo devoto su esempio del Papa polaccoSe non fosse stato per San Giovanni Paolo II, non avrei trascorso gli ultimi 17 anni recitando ogni giorno il Rosario insieme alla mia famiglia.

E non sono certo il solo. Come spiego nel mio ultimo libro, The Rosary of Saint John Paul II, molte persone possono dire la stessa cosa. Come è riuscito Giovanni Paolo II a fare questo?

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1: San Giovanni Paolo ha reso il Rosario nuovo ed entusiasmante

Come dico ai miei studenti del Benedictine College del Kansas, Giovanni Paolo II era un genio a livello di strategia, e sapeva come fare cose grandi nella Chiesa. Non ha solo detto “Giovani, tornate alla Chiesa!” – ha creato le Giornate Mondiali della Gioventù. Non ha detto soltanto “Siate fedeli alla dottrina cattolica” – ha creato il Catechismo. Non si è limitato a invitare i cattolici a tornare a Gesù – ha istituito il Grande Giubileo dell’anno 2000.

Non ha neanche solo esortato la gente a recitare il Rosario – ha aggiunto cinque nuovi misteri per suscitare il nostro interesse e ha istituito un Anno del Rosario per assicurarsi che tutta la Chiesa vi aderisse.

2: Giovanni Paolo II ha collegato il Rosario alle grandi questioni che tutti avevano in mente

L’impegno della mia famiglia con il Rosario è iniziato nel 2001, quando sulla scia della tragedia dell’11 settembre Giovanni Paolo II ha esortato i cattolici a recitare il Rosario per la pace di fronte agli attacchi terroristici.

Si è poi approfondito quando l’anno dopo ha chiesto Rosari per un’altra istituzione che stava subendo duri attacchi: la famiglia.

La sua fede nel Rosario era contagiosa: “Guardo a voi tutti, fratelli e sorelle di ogni condizione… riprendete con fiducia tra le mani la corona del Rosario… Che questo mio appello non cada inascoltato!” (Rosarium Virginis Mariae, n. 43).

3: Ha reso il Rosario più semplice da recitare

Il mio libro sottolinea i consigli pratici offerti da San Giovanni Paolo II per recitare il Rosario.

Uno dei miei preferiti è questo: anziché con il Credo, suggerisce di iniziare il Rosario con una semplice invocazione tratta dal Salmo 69: “O Dio, vieni a salvarmi; Signore, vieni presto in mio aiuto”. Possiamo anche recitare il Credo, ma eliminare la lunga preghiera di apertura rende il Rosario meno scoraggiante per le mie figlie – e anche per il papà.

4: Il suo metodo approfondisce l’esperienza del Rosario

Altri suggerimenti di San Giovanni Paolo II aiutano a far sì che il Rosario metta radici nella propria vita.

Il Pontefice suggeriva di usare l’arte sacra, pregando ogni mistero per un frutto specifico e aggiungendo una frase dopo “Gesù” nell’Ave Maria. Ad esempio, nel Primo Mistero Luminoso il libro offre un’immagine del Battesimo di Gesù, un frutto (“Essere fedele ai miei voti battesimali”) e delle parole da aggiungere nell’Ave Maria (“…e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù, battezzato da Giovanni”).

Giovanni Paolo II ha anche esortato ad accompagnare il Rosario con la Scrittura – e oltre a brevi meditazioni il libro offre 10 versetti per ogni decina.

5: Ha promosso i “Santi del Rosario”

San Giovanni Paolo II è probabilmente il più significativo “Santo del Rosario” della nostra epoca, ma ha anche portato all’attenzione pubblica altri santi. Ha beatificato il beato Bartolo Longo, che ha resistito al male attraverso il Rosario, ha canonizzato Padre Pio, che definiva il Rosario “l’arma”, e ha promosso costantemente San Luigi di Montfort, autore de Il Segreto Meraviglioso del Santo Rosario. E poi, ovviamemente, ha beatificato i bambini di Fatima, Giacinta e Francesco Marto.

6: Ha collegato il messaggio di Fatima al futuro della Chiesa

Giovanni Paolo II credeva fermamente a Nostra Signora di Fatima.

Dopo l’attentato fallito ai suoi danni, avvenuto il 13 maggio, anniversario della prima apparizione della Madonna a tre pastorelli portoghesi, ha attribuito a questo fatto la sua sopravvivenza.

Il messaggio di Fatima, un invito alla conversione e alla recita quotidiana del Rosario, doveva a suo avviso essere accolto e rinnovato generazione dopo generazione.

7: Ma lo ha promosso soprattutto e semplicemente recitandolo

Prima di diventare Papa, Francesco ha commentato quanto sia stato importante l’esempio di San Giovanni Paolo II dicendo che una sera era andato a recitare il Santo Rosario guidato dal Santo Padre. “Era davanti a tutti, in ginocchio”. Il futuro Pontefice è rimasto così colpito che da allora ha recitato ogni giorno i 15 misteri.

So cosa significa. Per molti di noi, vedere quel grand’uomo con un rosario in mano ha dato il via a un viaggio che durerà tutta una vita – e anche oltre.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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