Ma al bambino interessa. Riguarda nel profondo, fino al midollo, il suo esserci. Il fatto che ogni figlio venga da un uomo e una donna è una semplice descrizione, la cronaca di un fatto che nella natura si ripete indefessamente. Anche in questo caso, dove l’uomo è stato ridotto a gamete e la donna all’estratta a sorte per portarlo al mondo. L’ideologia sta nell’usare una messa in scena ufficiale per forzare la creazione di norme che si pretende trasformino in qualcosa di vero ciò che continuerà a non esserlo, aggiungendovi dolore. Nessuna legge umana potrà mai modificare la realtà. E a ricordare questo fondamento è ancora una volta la Chiesa. Su La Voce e Il tempo organo di stampa della diocesi torinese troviamo ribadito con chiarezza e toni pacati il magistero della Chiesa.
Il Card Caffarra ebbe a dire dopo altre “sindacate” dell’allora primo cittadino felsineo, in un 2013 che pare già lontanissimo:
“Affermare che omo ed etero sono coppie equivalenti, che per la società e per i figli non fa differenza, è negare un’evidenza che a doverla spiegare vien da piangere. Siamo giunti a un tale oscuramento della ragione, da pensare che siano le leggi a stabilire la verità delle cose. Ad un tale oscuramento del bene comune da confondere i desideri degli individui coi diritti fondamentali della persona” (Tempi.it)
Di tutt’altro segno la frase in home page del sito di Chiara Foglietta che sembra autocitarsi mentre invece va in prestito dal Buddha:
“Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono chiare, sono sincere e sono gentili possono cambiare il mondo.”
Sarà, ma di Parola che crea davvero ne conosciamo una sola.
Conviene che ci facciamo forza, ci asciughiamo le lacrime e torniamo a spiegare le cose come stanno, ancora e ancora. Saremo martiri dell’ovvio.