È noto che l’allattamento al seno, in condizioni normali, sia un ottimo strumento di prevenzione per il tumore al seno, come spiega Fedro Peccatori, direttore dell’Unità di trapianto allogenico all’Istituto europeo di oncologia di Milano:
«La mammella va incontro a trasformazioni durante la gravidanza e solo con l’allattamento la ghiandola mammaria completa la sua maturazione e così la cellula del seno è più resistente alle mutazioni che possono portare al tumore» (da Airc)
Anche in caso di cancro conclamato, l’allattamento non è impossibile. Prosegue Peccatori:
«Non è mai stato descritto un passaggio di cellule tumorali al bambino attraverso il latte materno e i trattamenti oncologici effettuati dalla mamma non modificano la qualità del latte e i suoi benefici».
Il consiglio è dunque quello di confrontarsi a cuore aperto con gli specialisti che seguono le terapie che ci vedono coinvolti e chiedere a chi ci è accanto di sostenere il nostro coraggio, di non lasciare che l’ombra scura della malattia ci privi della tenacia di aggrapparci alla speranza.
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