Un elenco che vale la pena di leggere, per far sì che questi elementi non facciano parte del vostro rapportoLa mancanza di autentica comunicazione è la causa di gran parte di crisi, separazioni e divorzi. Si tratta di un fenomeno che ha origine ancor prima del matrimonio, il che è un vero paradosso nel mondo in cui viviamo. Oggi, infatti, abbiamo a nostra disposizione sofisticati dispositivi elettronici per comunicare, ma meno capacità di mantenere una comunicazione aperta e profonda, faccia a faccia.
Lo psichiatra spagnolo Aquilino Polaino ha elencato per il sito cileno Hacer Familia cinque problemi di comunicazione che contribuiscono a distruggere l’amore nella coppia. È un elenco che vale la pena di leggere, per fare il possibile per riparare a questi errori nel caso siano presenti nel vostro rapporto.
1. L’insicurezza
Una persona insicura cercherà in qualsiasi ambito della sua vita di provare che può vincere. La sua insicurezza la porta a intendere il matrimonio come una conquista. “Ed è qui che si verificano la contraddizione e il dolore: nessuna conquista si raggiunge una volta per tutte e per sempre”, afferma Polaino. La comunicazione è quindi concepita da una persona insicura come qualcosa di bellico per propria natura.
L’insicuro è sempre pronto a rivaleggiare, stabilendo gerarchie nuove e artificiali per passare la giornata giudicando e recriminando con l’altro. “Ciò vuol dire trattare il coniuge come un nemico. Comportarsi in questo modo è il preludio di un imminente conflitto grave nel matrimonio”, avverte lo psichiatra.
2. La paura
“La paura, qualsiasi paura, blocca forzatamente la comunicazione”, segnala Polaino. Se la comunicazione amorosa è una condotta che tende all’unione, la paura è un agente che allontana. Secondo lo psichiatra, anche se non sono numerosi come in passato, ci sono ancora casi in cui la moglie prova paura nei confronti del marito, e per non contrariarlo “manda giù” molti conflitti.
“In modo grottescamente ingenuo e non esente da certe influenze dannose, come il machismo, l’uomo ritiene – erroneamente – che il fatto che sua moglie lo tema faccia sì che egli sia più padrone di lei. Chi la pensa in questo modo in genere dimentica che nessuno conquista l’altro attraverso la paura”, ricorda lo psichiatra.
3. La gelosia
“Il comportamento geloso non è un problema legato solo ai rapporti e alla sessualità”, indica Polaino. “Va oltre, perché si verifica quando ci paragoniamo. La struttura comparativa soggiace alla condotta gelosa tipica”. Questo fa sì che il dialogo spontaneo sia sostituito dal calcolo: la persona gelosa dice qualcosa perché il coniuge ne capisca un’altra.
“Il calcolo non è sincero. Per questa via, si cade nella manipolazione”, avverte lo psichiatra. Vivendo nel paragone, la persona gelosa diffida di tutto e di tutti, ed è difficile che si riesca ad arrivare all’autocontrollo, perché per questo è necessario che la persona gelosa si renda conto della sua insicurezza. Ha bisogno di riconoscere la sua bassa autostima – è lei che si sminuisce continuamente, non il suo partner. Nella comunicazione, la gelosia provoca freddezza, distacco e suscettibilità, atteggiamenti che presto o tardi portano al fallimento della relazione.
4. La manipolazione
“La manipolazione è una strategia attraverso la quale, usando la falsità in modo anche consapevole, ci comportiamo in modo diverso da quello che siamo, per produrre o ottenere l’effetto che desideriamo nell’altro”, sostiene lo psichiatra.
In questo senso, Polaino spiega che mentre gli uomini in genere manipolano attraverso gli elementi tradizionali – denaro, potere… -, le donne lo fanno attraverso stati d’animo ed emozioni. “In ogni caso, tuttavia, esiste sempre l’occultamento della verità. La manipolazione è soprattutto manipolazione del linguaggio”.
5. La sfiducia
“La sfiducia genera sempre problemi di comunicazione, perché avere sfiducia implica il fatto di rimanere sempre con un piede indietro, di non aprirsi completamente”, afferma lo psichiatra. Un esempio di un comportamento che fa aumentare la sfiducia è quando uno dei coniugi racconta in pubblico una cosa che l’altro ha chiesto che rimanesse nell’ambito della coppia.
Ci sono tuttavia altri casi in cui il coniuge deve imparare a rapportarsi a una sfiducia naturale, legata all’introversione. In altre situazioni, la sfiducia ha origine nel comportamento basato sul calcolo. “Le persone che calcolano si comportano in base al vecchio principio romano del do ut des, ‘do perché tu mi dia’. Il loro amore è un amore matematico, statistico”, ha concluso Polaino.
[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]