C’è un legame speciale tra Papa Francesco e San Michele Arcangelo. Bergoglio lo ha invocato e ne ha chiesto più volte l’intercessione, per scacciare le insidie causate da Satana.
Lo racconta don Marcello Stanzione in “Papa Francesco fra angeli e diavoli” (edizioni Segno). L’angelologo cita in particolare quanto detto da Francesco venerdì mattina 5 luglio 2013, nei Giardini Vaticani, presso il Palazzo del Governatorato, per l’inaugurazione di un nuovo monumento a san Michele Arcangelo e la consacrazione dello Stato della Città del Vaticano a san Giuseppe e a san Michele Arcangelo.
Michele il “lottatore”
Ammoniva Bergoglio: «Non è solo un’opera celebrativa, ma un invito alla riflessione e alla preghiera, che si inserisce bene nell’Anno della fede. Michele – che significa: “Chi è come Dio?” – è il campione del primato di Dio, della sua trascendenza e potenza. Michele lotta per ristabilire la giustizia divina; difende il Popolo di Dio dai suoi nemici e soprattutto dal nemico per eccellenza, il diavolo. E san Michele vince perché in Lui è Dio che agisce. Questa scultura richiama allora che il male è vinto, l’accusatore è smascherato, la sua testa schiacciata, perché la salvezza si è compiuta una volta per sempre nel sangue di Cristo».
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“Siamo accompagnati dagli Angeli di Dio”
«Anche se il diavolo tenta sempre di scalfire il volto dell’Arcangelo e il volto dell’uomo – proseguiva Papa Francesco – Dio è più forte; è la sua vittoria e la sua salvezza è offerta ad ogni uomo. Nel cammino e nelle prove della vita non siamo soli, siamo accompagnati e sostenuti dagli Angeli di Dio, che offrono, per così dire, le loro ali per aiutarci a superare tanti pericoli, per poter volare alto rispetto a quelle realtà che possono appesantire la nostra vita o trascinarci in basso. Nel consacrare lo Stato Città del Vaticano a San Michele Arcangelo, gli chiediamo che ci difenda dal Maligno e che lo getti fuori».
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L’Apocalisse
Papa Francesco nell’omelia della Messa celebrata il 29 settembre 2014, a Casa Santa Marta, nel giorno in cui la Chiesa festeggia i santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, ha parlato della lotta contro il diavolo, citando ancora l’esempio di Michele.
Il papa evocava Apocalisse (12,7-12). Vi si legge:
“Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo. E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo è il Satana, e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli”.
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