Un “genio del computer”, una “ragazza popolare” e un “bel cervello”
Quando si leggono le vite dei santi, a volte si può rimanere scoraggiati perché non se ne trova neanche uno che ci assomigli anche solo lontanamente. Può sembrare che solo sacerdoti, suore e monaci possano diventare santi.
Nulla, però, è più lontano dalla verità, come sottolinea chiaramente Papa Francesco nella sua esortazione Gaudete et exsultate:
Per essere santi non è necessario essere vescovi, sacerdoti, religiose o religiosi. Molte volte abbiamo la tentazione di pensare che la santità sia riservata a coloro che hanno la possibilità di mantenere le distanze dalle occupazioni ordinarie, per dedicare molto tempo alla preghiera. Non è così. Tutti siamo chiamati ad essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova.
I giovani in particolare sono in grado di diventare santi, anche se spesso pensiamo che sia impossibile. Il loro zelo e la loro energia, se convogliati nella direzione giusta, possono cambiare il mondo.
Ecco tre adolescenti che provano come la santità sia possibile per chiunque e come Dio usa i doni e i talenti giovanili per la sua maggior gloria.
Beata Chiara Badano
Chiara era una ragazza popolare con molti amici. Amava praticare sport, cantare, ballare e uscire con i suoi coetanei. A 17 anni è rimasta paralizzata e ha offerto tutto a Dio, dicendo: “Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch’io”. È morta di cancro a 18 anni dicendo: “Siate felici perché io lo sono”.