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Verità e miti da sfatare sull’epidemia sempre in corso: quella del raffreddore!

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BenEssere - pubblicato il 11/04/18

Il freddo fa ammalare? E la vitamina C in dosi massicce ci fa guarire più in fretta? Che faccio, lo prendo l'antibiotico? Ecco un elenco di risposte a queste e altre domande sul caro, vecchio raffreddore

A cura di Paola Rinaldi

Vero

Il raffreddore si può contrarre molte volte. Vero. Non esiste un unico virus che lo causa, ma almeno duecento varietà geneticamente distinte, e gli anticorpi sviluppati verso uno di essi non proteggono dagli altri. Inoltre, l’immunità che si acquista è sempre di breve durata per cui lo stesso microrganismo può colpire a distanza di tempo.

È molto contagioso. Vero. Questi virus vengono eliminati in gran quantità con le goccioline di saliva emesse attraverso starnuti, colpi di tosse o con la respirazione, per cui possono entrare nel rinofaringe (localizzato dietro il naso) di un altro individuo a breve distanza. In più, possono depositarsi su superfici e oggetti, sopravvivendo per giorni se non addirittura per mesi.

Può avere complicanze severe. Vero. Anziché fermarsi nelle prime vie respiratorie, questi virus possono scendere in quelle basse e causare bronchite, bronchiolite, polmonite oppure passare nelle cavità ossee, dando otite o sinusite. Il problema riguarda soprattutto i soggetti più fragili, come lattanti, anziani, soggetti immunodepressi o affetti da malattie croniche. Il vaccino antinfluenzale non scongiura il pericolo, perché non ha alcuna efficacia sui virus diversi dall’influenza, seppure possa favorire una sintomatologia più leggera.




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Fumare predispone al raffreddore. Vero. Come l’inquinamento, il fumo danneggia fortemente le barriere protettive che rivestono le vie respiratorie, favorendo  l’attacco dei virus alle cellule e la loro diffusione. Allo stesso modo, anche la guarigione è rallentata, perché i processi di rigenerazione dei tessuti dopo l’infezione sono più di‡coltosi.

Falso

La vitamina C aiuta a guarire prima. Falso. Livelli normali di vitamina C sono sufficienti per garantire il corretto funzionamento del sistema immunitario. Assumerne di più durante la malattia è inutile, sia perché l’eccesso viene eliminato con le urine sia perché in alcuni casi può accumularsi e formare calcoli renali.

Può essere causato da una prolungata esposizione al freddo.
Falso. Non è il freddo a provocare la malattia, per cui passeggiare d’inverno oppure uscire con i capelli bagnati non fanno ammalare di per sé, perché il raffreddore è sempre causato da un virus. Tuttavia, il freddo intenso rallenta il funzionamento generale del sistema immunitario e, soprattutto, paralizza le barriere difensive che ricoprono l’albero respiratorio, favorendo l’ingresso dei microrganismi e il loro attacco alle cellule.




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Si cura con gli antibiotici. Falso. Gli antibiotici sono attivi contro i batteri, ma non contro i virus, per cui trattare il raffreddore con questi farmaci contribuisce solamente alla diffusione di batteri non più curabili con le terapie attualmente a disposizione, uno dei maggiori problemi per la salute pubblica. Purtroppo, non esistono neppure farmaci antivirali efficaci contro i virus respiratori, ma solo rimedi sintomatici, in grado di dare sollievo  momentaneo.

Il latte va evitato, perché aumenta la produzione di muco. Falso. Alcuni lavori scientifici hanno dimostrato che il latte non modifica assolutamente la produzione di muco. Possiamo integrare questo alimento anche nella fase acuta della malattia, sfruttando eventualmente il suo effetto lenitivo sulle mucose infiammate.

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