Il nostro cuore a volte si può spezzare, ma non è necessario che ci spezziamo insieme a lui
In qualche momento della vita, ciascuno di noi ha avuto il cuore spezzato.
M. aveva progettato la sua esistenza fin da piccola. Avrebbe conosciuto il suo futuro marito a 22 anni, si sarebbe fidanzata un anno dopo e sposata a 24. Quando ha compiuto 23 anni, però, ha incontrato non un marito, ma la prima delle sue delusioni amorose.
M. era molto religiosa e frequentava la chiesa ogni domenica. In una di queste occasioni, a 22 anni, ha conosciuto un ragazzo che in qualche modo l’ha fatta crescere molto interiormente. Il ragazzo l’ha cercata quella domenica stessa sulle reti sociali e i due hanno iniziato a scriversi fissando poi un primo appuntamento. Sognatrice com’era, lei credeva di aver trovato la persona che aspettava da una vita.
Dopo un mese si sono fidanzati. Durante il fidanzamento lui ha iniziato a frequentare dei gruppi giovanili insieme a lei e a partecipare alla Santa Messa tutte le domeniche, e in questo modo ha stretto forti legami all’interno della comunità che M. frequentava fin da bambina.
Trascorso qualche mese, il ragazzo le ha offerto uno dei momenti più felici della sua vita, chiedendole di sposarlo. È stato un momento splendido e unico, che M. non potrà mai dimenticare. Tre mesi dopo, tuttavia, il ragazzo ha posto fine al rapporto. M. gli piaceva, ma non era più innamorato di lei.
M. ne è uscita distrutta, con il cuore spezzato, e cinque mesi dopo la separazione non riusciva ancora a smettere di pensare a lui.