Scrive Padre Thomas: «Prima di amministrare il sacramento della confermazione, un vescovo volle dialogare in tono amichevole e con buona intenzione con i cresimandi. Li incoraggiò a chiedergli con semplicità tutto ciò che avrebbero voluto chiedere a un vescovo. Il dialogo stentava a cominciare ed egli disse: “Io sono uno di voi. Potete chiedermi tutto”. Allora uno dei loro accompagnatori rispose: «Signor vescovo, finché lei veste in quel modo e viene in quella macchina con autista non è uno di noi».
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9) Un vero “centro-servizi” per i fedeli e non solo
«Se vedo la chiesa come qualcosa che mi sta di fronte, allora posso desiderare un servizio, esattamente come il cliente al ristorante, dove è re!», fa notare il sacerdote tedesco.
«Qui si può obiettare che nella chiesa ci si rivolge con amore alle persone e che esse non devono venire da noi come postulanti – chiosa Padre Thomas – Effettivamente questo non dovrebbe mai succedere riguardo ai sacramenti, ma fra i due estremi della richiesta e della pretesa corre una larga strada e ognuno che a suo modo la percorre è il benvenuto».