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Ex modella di Victoria’s Secret chiede perdono per aver “promosso un’immagine del corpo poco sana”

BRIDGET MALCOLM
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Adriana Bello - pubblicato il 05/04/18
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Bridget Malcolm si pente del danno che ha provocato a se stessa e del modo in cui ha potuto influire negativamente sugli altriMolte ragazze vedono le famose sfilate della marca Victoria’s Secret o le sue pubblicità e pensano: “Wow, mi piacerebbe proprio avere il corpo di quella modella!”

E se vi dicessimo che per ottenerlo dovete smettere di mangiare o sentirvi in colpa per aver morso una mela che non avevate progettato di mangiare quel giorno? O che potete avere quel corpo se vi odiate ogni volta che vi guardate allo specchio?

Non sto dicendo che sia l’unico modo per ottenere un corpo da dieci e lode (che si può raggiungere anche a lungo termine con una dieta bilanciata e un piano di esercizio coerente e sano), ma questa è stata l’esperienza della modella australiana Bridget Malcolm, uno dei famosi “angeli” di Victoria’s Secret durante le sfilate del 2015 e 2016.

La Malcolm ha deciso di inserire questa settimana nel suo blog un post intitolato “Benessere, Body Positive: Dismorfia corporea” per confessare che per molto tempo ha sofferto di questo disturbo, che faceva sì che indipendentemente da quanto fosse magra si vedesse sempre grassa, e per questo consumava meno cibo di quello di cui il suo corpo aveva bisogno per funzionare bene ed eccedeva con le ore trascorse in palestra.

Oltre al danno a se stessa (ormai sta terminando la fase di riabilitazione), la modella si sente in colpa per quello che ha potuto provocare a bambine e donne “promuovendo un’immagine del corpo poco sana” attraverso le reti sociali.

Proprio nel 2015 è stata coinvolta in uno scandalo perché, dopo che aveva pubblicato una foto in cui si poteva apprezzare la sua estrema magrezza e la gente aveva iniziato a fare dei commenti al riguardo, la Malcolm si è messa sulla difensiva dicendo che era più in forma che mai e non aveva alcuna traccia di anoressia.

Su un quotidiano australiano è anche arrivata ad attaccare chi non mangiava solo cibi sani, sostenendo: “Con il tasso di cancro, diabete e problemi cardiaci esistente, non capisco come la gente possa stare bene, ed essere perfino orgogliosa, delle sue abitudini alimentare sbagliate”.

Nel suo post recente afferma di non essersi mai espressa con cattive intenzioni, visto che in quel momento pensava che ciò che faceva fosse la cosa corretta e sana.

Oggi capisce che non era così, e per questo ha sentito il bisogno di dire la verità, soprattutto se qualche ragazza si imbattesse oggi in quelle informazioni su Internet: “Pensavo davvero che mangiare verdure e frullati di proteine fosse sufficiente, ma non è così”.

La modella afferma anche che le fa molta paura la frase “mangiare sano” diventata tanto di moda dal 2016, visto che in molti casi è sinonimo di disordine alimentare. “È terrificante. Ho parlato con altre modelle, tutte magre, che si vedevano grasse”.

Oggi l’ex angelo, a 26 anni, sta dando un grande esempio a molte persone, soprattutto appartenenti all’industria della quale ha fatto parte e che spesso continua a promuovere falsi ideali di bellezza, sull’importanza di assumere i propri errori, ma principalmente di porvi rimedio.

Scrivere quel post non è stato sicuramente facile per lei, perché vi racconta dettagli intimi della sua vita, ma guardando le cose in prospettiva ringrazia per tutto il tempo in cui è stata infelice, perché è stato in quel conflitto che ha trovato la soluzione per stare in pace con se stessa e con gli altri.

BRIDGET MALCOLM

Fashionstock.com – Shutterstock

La Malcolm ha aggiunto che userà il suo blog per trasmettere messaggi pieni di positività e raccomandare cose che non siano dannose. Forse potrà anche servire da ispirazione perché altre modelle o i cosiddetti “influencer” nelle reti sociali siano più onesti riguardo al contenuto che condividono e che forse sta promuovendo cattive abitudini o false aspettative nel pubblico senza che se ne rendano nemmeno conto.

Sì, Bridget vuole continuare a fare la modella, ma stavola vuole essere un modello positivo da seguire.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]