Una guida pratica per chi esita a tornare ai sacramenti
Confessarsi per la prima volta dopo 5, 10, 20, 30 o più anni può spaventare. Sappiamo che dovremmo farlo, ma c’è una parte di noi riluttante o che teme di tornare ai sacramenti.
Oltre al senso di vergogna, potremmo aver semplicemente dimenticato come ci si confessa.
Per chi esita a ricevere la misericordia di Dio, ecco una guida pratica ai vari passi della Confessione:
Passo 1: L’esame di coscienza
È la parte più necessaria della Confessione. Prima di confessare i propri peccati bisogna conoscerli. In genere una persona va a confessarsi e riferisce al sacerdote i peccati che ricorda dall’ultima Confessione, ma se questa è avvenuta vent’anni prima può essere piuttosto difficile. La chiave è riferire al sacerdote tutti i peccati mortali che si ricordano.
Parlando con il sacerdote, bisogna riferire il peccato e il numero di volte in cui si è commesso (almeno in generale, dicendo qualcosa del tipo “Non sono andato a Messa per vent’anni”).
Quando pensate a questi peccati, ricordate che il sacerdote ha già sentito di tutto. Non lo sorprenderete né lo sconvolgerete.
Pensate anche alla Confessione come ad andare da un medico. Se non gli dite che vi fa male il braccio, non sarà in grado di effettuare una diagnosi e proporre una cura. Allo stesso modo, se non riferite al sacerdote un peccato non sarà in grado di offrirvi l’assoluzione e di aiutarvi a guarire la ferita spirituale.