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J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter, spiega i benefici del fallimento

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Anthony Harvey/Getty Images

Dolors Massot - pubblicato il 04/04/18

Da madre indigente a multimilionaria che aiuta il prossimo non dimenticando le difficoltà che ha affrontato

Da Harry Potter si possono imparare molte lezioni, ma altre si traggono dalla vita dell’autrice, J. K. Rowling. Quella che oggi è un scrittrice famosa e milionaria nota in tutto il mondo è stata un tempo una madre single e senza lavoro.

La Rowling ha vissuto anni difficili cercando di tirare avanti insieme alla figlia, e in quel periodo ha scritto le storie di Harry Potter. Lo faceva, come ha ricordato, al tavolo di un bar, perché era il posto in cui riusciva a far sì che la figlia dormisse.

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Sono nati così Harry, la vivace Hermione, l’inseparabile Ron Weasley, Silente, Draco Malfoy, Sirius Black, Lord Voldemort… I bambini e i ragazzi si sono fatti prendere dalla “febbre” di Harry e hanno perso la paura del latino, perché intuivano il significato di parole nuove come Veritaserum (la pozione della verità) o Amortentia (una sostanza in grado di far innamorare).




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Il primo volume della serie di Harry Potter è stato pubblicato nel 1997 con il titolo Harry Potter e la pietra filosofale, riscuotendo un enorme successo. Ne sono stati venduti milioni di copie in tutto il mondo, e si è avuta la splendida verifica del fatto che le giovani generazioni non avevano perso il gusto per la lettura. Era solo questione di offrire loro un buon libro (ovviamente accompagnato da un’adeguata campagna di marketing).

Dai libri si è passati ai film e al merchandising di ogni tipo, ai viaggi letterari e perfino ai parchi a tema.

Dal vivere di sussidi all’essere multimilionaria

Grazie a questo, nel 2008 J. K. Rowling aveva accumulato una fortuna di 560 milioni di sterline, ma anche in quel momento non dimenticava le difficoltà degli inizi.

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Alonis CC

La Rowling si è sposata nel 1992 con il giornalista Jorge Arantes. Per via della dipendenza dall’alcool e delle infedeltà del marito ha divorziato nel 1995 dopo un processo lungo e penoso. Dall’unione è nata la figlia Jessica, che secondo la scrittrice le ha sempre dato la forza per lottare e andare avanti.

La madre morta di sclerosi

La madre della scrittrice è morta di sclerosi multipla dopo dieci anni di malattia. La Rowling non è riuscita a spiegarle la storia di Harry, ma tutto si riflette nella nostalgia dei genitori che prova il ragazzino, “perché io sapevo come ci si sente a perdere la madre”, come ha commentato la scrittrice.

La Rowling è caduta in depressione nel 1994. Non aveva un lavoro, viveva dei sussidi pubblici del Regno Unito e riusciva a scrivere solo quando la figlia non piangeva e in un bar. Nel 1995 è riuscita a presentare il suo manoscritto, che la casa editrice Bloomsbury avrebbe poi trasformato in un best seller.




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“Vivere bene la vita”

Nel 2008 la rivista Forbes ha inserito la Rowling al quarto posto della lista dei britannici più ricchi, e nello stesso anno l’Università di Harvard le ha chiesto di pronunciare il discorso in occasione della consegna dei diplomi di laurea.

La Rowling ha voluto che il suo intervento fosse una lezione di vita, e ha parlato per più di venti minuti rimasti registrati su YouTube e accessibili a chiunque. In inglese sono stati pubblicati in un libro nel 2015 e in spagnolo usciranno il 5 aprile con il titolo Vivir bien la vida (Vivere bene la vita), con il marchio Salamandra, la cui editrice Sigrid Kraus ha scoperto la Rowling per la lingua spagnola pubblicando tutta la saga di Harry Potter.

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Reproducción

Il nuovo libro promette di essere uno dei titoli più richiesti alla prossima festa di Sant Jordi (23 aprile), in cui l’UNESCO celebra la Giornata Mondiale del Libro, e della Fiera del Libro di Madrid a maggio.

La Rowling ha preso l’invito dell’Università di Harvard non come un’occasione per mettersi in mostra, ma come un momento per dare forza alle persone che affrontano grandi difficoltà nella vita, e il suo testo ha avuto due pilastri: i benefici del fallimento e il potere dell’immaginazione.

Generosità

La Rowling ha ricordato che una delle lezioni più importanti che ha ricevuto nella vita le è arrivata da un lavoro che ha preceduto la sua esperienza letteraria, quando era negli uffici di Amnesty International.

“Ho letto la testimonianza di alcune vittime torturate e ho visto le immagini delle loro ferite”, ha ricordato, e questo ha fatto sì che oggi dia un valore speciale all’“umanità”.

Ascoltarla e sapere che quella madre in grande difficoltà è riuscita a raggiungere il benessere, che le permette anche di aiutare altre persone, è fonte di speranza. Oggi J. K. Rowling aiuta la Fondazione per la Sclerosi Multipla e l’Associazione delle Famiglie Monogenitoriali.

Il 90% dei proventi della vendita di Vivir bien la vida andrà a una fondazione per bambini orfani creata dalla scrittrice.

E pensare che tutto è iniziato nel 1990 durante un viaggio in treno da Londra a Manchester che portava un ritardo di quattro ore. Sul vagone la Rowling ha iniziato a ideare una scuola di magia, e da lì in poi la storia è nota.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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