Dinanzi al supremo amore di Gesù morto per la nostra salvezza il Papa, al termine della Via Crucis, prega Dio perché possiamo liberarci da ogni forma di arroganza e colmarci di vergogna, pentimento e speranza come il Buon Ladrone che “con onestà ha derubato il paradiso”!
di Gabriella Ceraso
Vergogna, pentimento e speranza di cui era pieno lo sguardo del Buon Ladrone, che “con onestà ha derubato il paradiso”, colmino anche i nostri occhi. Il Papa racchiude in questa invocazione il discorso pronunciato al Colosseo al termine delle quattordici stazioni che scandiscono la salita al Golgota.
La via Crucis dei giovani
E’ la sesta Via Crucis che Francesco presiede dal Palatino in profondo raccoglimento e per suo volere, nell’anno del Sinodo sui giovani, è guidata dalle meditazioni di quindici liceali e universitari italiani che a Gesù, umile, sofferente, abbandonato alla volontà del Padre, consegnano errori e mancanze, proprie e dell’umanità di oggi, spesso egoista, indifferente, colma di odi.
“Signore Gesù dacci sempre la grazia della santa vergogna”, “la grazia della santa speranza”: è in realtà una preghiera che il Papa scandisce nella notte illuminata da migliaia di fiaccole, una preghiera che arriva al cuore del mondo.
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La vergogna di aver perso la vergogna
“Dinanzi al tuo supremo amore ci pervada la vergogna di averti lasciato soffrire per i nostri peccati”, di “essere scappati”, ”di aver scelto Barabba”, il “potere”, “l’apparenza”,” il dio denaro”, la” mondanità” e “non te”: