La felicità è il frutto del costante guardare in alto e non accontentarsi dello schemino di vita da quattro soldi che ci viene propinato quotidianamente. La felicità per me è un continuo fare memoria e esperienza di essere figlia del Re (roba seria!) e che da figlia di Re non può accontentarsi del mediocre, del banale ma cerca e aspira sempre ad un Amore più grande per sé e per chi gli sta intorno. La felicità è roba seria, roba buona e non è scontata, non è superficiale, anzi. La felicità è la quotidiana risposta a quell’Amore che non sta nel mio schemino. La felicità è la costante lotta contro il mio accontentarmi, la mia superficialità, la scelta di avere comportamenti infantili che cercano di fuggire dalle responsabilità.
Io, da povera pagana che non sono altro, pensavo che per risolvere questa giornata uggiosa avrei dovuto esaminare attentamente ogni singolo problema e trovare il modo di risolverlo al meglio, invece prima di fare tutto questo (che chiaramente mi tocca!) sento il bisogno di ricentrarmi, stare nel cuore di Dio perché come mi dice sempre padre Giovanni:
Il piacere lo trovi in ogni dove, ma la felicità te la dà solo Dio!
… e non sono chiacchiere mi sa. Alla fine di questo articolo mi sento pronta per prendere la mia vita in mano, metterla nelle mani di Dio e di provare, con la Sua grazia, a riscattarmi dalla mia superficialità costante e dall’accontentarmi, per trovare Lui e in Lui la gioia piena, felicità eterna.