Lezioni di vita del Mercoledì Santo
Nessuno ha mai detto “San Giuda Iscariota, prega per noi!” Perché? Perché Giuda Iscariota, uno dei dodici apostoli scelti da Cristo, non è santo?
È perché ha tradito Cristo? In fondo chi non l’ha fatto? Ogni vero santo si batterà il petto e confesserà di essere un peccatore, e non dimentichiamo che San Pietro, uno dei dodici e primo Papa, ha proclamato la sua fedeltà a Cristo ma tra l’Ultima Cena e l’alba successiva ha negato tre volte di averlo perfino conosciuto!
E allora qual è la differenza? Che differenza c’è tra un peccatore e traditore che diventa santo e il resto di noi? Possiamo illustrare la differenza più importante guardando da vicino Simon Pietro e Giuda Iscariota – uno santo, l’altro no.
San Pietro ha tradito Cristo con grida e imprecazioni in mezzo a una folla. Giuda Iscariota lo ha tradito nell’ombra e tra i sussurri, in una cospirazione. San Pietro pensava di conoscere meglio del suo Maestro la verità sul proprio coraggio e la propria debolezza. Giuda Iscariota, che ha tradito il suo Maestro con un bacio, pensava di sapere meglio di Cristo quale dovesse essere la missione dell’Unto di Dio. Entrambi avevano un che di delirante – San Pietro delirava su se stesso, Giuda Iscariota su Cristo.
San Pietro, che ha testimoniato la trasfigurazione di Cristo sul Monte Tabor, ha scelto di confidare sulla propria forza piuttosto che affidarsi in modo umile e saggio alla forza di Cristo. Giuda Iscariota, che ha testimoniato in prima persona i tre anni del ministero pubblico di Cristo, pensava di essere più saggio di Gesù, e ha cercato di sottomettere l’Unto di Dio alla sua saggezza umana piuttosto che arrendersi a quella divina.
Quello che questi due personaggi, San Pietro e Giuda Iscariota, hanno in comune è il fatto che entrambi hanno distolto gli occhi da Cristo e hanno guardato se stessi. Ovviamente non posso chiedere un’alzata di mano in questa sede, ma porrò comunque qualche domanda: “Non sono forse molto simili a noi? Non è forse vero che anche noi facciamo affidamento sulla nostra forza e la nostra saggezza? Non è vero che anche noi molto spesso guardiamo noi stessi piuttosto che volgerci a Cristo, che proclamiamo nostro Signore e Maestro?”