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Eccomi, sono nato: come mi porti con te, fascia o carrozzina?

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Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 27/03/18

Entrambi i sistemi sono molto utilizzati: c’è un metodo da preferire? Seguiamo le indicazioni e i suggerimenti dell'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù

Il bambino si trasporta classicamente nella carrozzina (il termine tecnico è “navicella”) nei primi mesi, e successivamente nel passeggino. Navicella e passeggino a volte condividono la stessa struttura. Ne esistono di varie tipologie, da quelli più strutturati, adatti anche ad un trekking in montagna, a quelli leggeri e facilmente trasportabili, che, agilmente richiusi dal genitore esperto
con pochi gesti atletici, possono assumere dimensioni inferiori ad un trolley. La navicella può essere anche utilizzata per far dormire il bambino. Se omologata, è un utile supporto per il trasporto in macchina. Il bambino può essere passato sul passeggino a partire da un’età intorno ai 5 mesi, quando inizia a sperimentare la posizione seduta.




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Il contatto con il corpo del genitore

Tuttavia, soprattutto negli ultimi anni, abbiamo iniziato ad osservare ed imitare il modo in cui i genitori portano i bambini in altre culture. Abbiamo guardato le donne africane, o le madri asiatiche, che legano i propri figli sulla schiena con fasce colorate, e riescono a muoversi e ad usare le mani, mentre il bambino serenamente riposa o osserva il mondo intorno, costantemente rasserenato dal contatto con il corpo materno. La fascia, e la sua versione più strutturata, il marsupio sono strumenti leggeri che permettono di trasportare il bambino in sicurezza. Ma non solo.

Il contatto con il corpo del genitore, in particolare nei primi mesi di vita, è per il bambino un bisogno primario e irrinunciabile. È per questo che i bambini, se presi in braccio, tipicamente si rasserenano. La fascia e il marsupio possono diventare dunque strumenti utili non solo a trasportare i bambini quando si esce, ma anche a portarli in casa. Se utilizzati correttamente, permettono al bambino di mantenere una postura fisiologica, “rannicchiata” sul corpo del genitore, che favorisce il corretto sviluppo delle anche.

FASCIA O CARROZZINA
Bambin Gesù

Alcuni accorgimenti

Il controllo del capo viene acquisito dal lattante intorno al 3° mese di vita. Si consiglia pertanto, per quanto riguarda la fascia, di utilizzare legature che sostengano adeguatamente il capo del bambino nei primi mesi di vita. Per quanto riguarda il marsupio, è bene sceglierne uno che garantisca un buon sostegno del capo, o rimandarne l’uso a dopo i 3-4 mesi.

• Attenzione alle fasce elastiche di maglina: sono utili solo nelle prime settimane di vita, quando il bambino ha ancora un peso contenuto. Per un utilizzo sul lungo periodo è consigliabile scegliere fin da subito le cosiddette fasce “rigide”. Queste hanno una trama elastica in diagonale mentre mantengono la rigidità in orizzontale e in verticale.
• Imparare le diverse legature con la fascia può sembrare un’impresa impossibile, ma con un po’ di tentativi davanti allo
specchio si possono ottenere da subito ottimi risultati. L’ideale è la condivisione della tecnica con genitori esperti o ancora
meglio con una consulente.
• Per quanto riguarda i marsupi, è fondamentale utilizzare solo marsupi ergonomici che garantiscano al bambino il mantenimento di una posizione corretta, ovvero con la pancia a contatto con il genitore, e con le gambe “a ranocchia” (in altre parole, le ginocchia dovrebbero sempre trovarsi al di sopra delle anche, e le gambe dovrebbero dunque assumere una posizione a “M”).
Da evitare: la posizione con il bambino rivolto verso l’esterno e i marsupi che lasciano le gambe del bambino appese




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