È facile cambiare opinione, lo scontento fa modificare facilmente l'obiettivo
Nell’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme che si celebra la Domenica delle Palme si nasconde un desiderio così umano… C’è scontento nell’animo e la gente crede a Gesù, al suo potere. È facile mobilitare una massa di uomini scontenti.
Gesù sembrava essere la persona indicata a guidare verso la liberazione definitiva. Un vero leader. Compiva miracoli impossibili e aveva parole piene di verità e saggezza. Aveva forza e Dio al suo fianco. Era suo Figlio. Non poteva fallire.
Quante aspettative ha il cuore umano!
Non mi costa molto distinguere questa folla da quella del venerdì. Quella che chiede la sua crocifissione è guidata da farisei e altri ebrei che vedevano in Gesù un blasfemo, un imbroglione, un bugiardo. Quell’uomo che diceva di essere Dio meritava la morte. Nessuno è Dio sulla Terra.
In quei giorni Gesù avrà anche deluso quanti aspettavano un uomo forte e pieno di coraggio. Di fronte a Gesù flagellato, silenzioso, fragile dopo la notte del giovedì, Barabba sarà sembrato l’uomo forte. Chi era scontento la domenica vedeva in Gesù un liberatore, ma ora lo considerava solo un truffatore.
Cambiare opinione è facile. Lo scontento fa cambiare obiettivo con facilità. Gesù non era stato all’altezza. Magari Barabba poteva fare qualcosa di più, e se non lui un altro migliore. Non importava.