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5 cose da fare quando i progetti per la Quaresima sono falliti

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Roberta Sciamplicotti - pubblicato il 26/03/18

Il primo passo è accettare la cosa e non scoraggiarsi

L’inizio della Quaresima è un po’ come l’inizio dell’anno nuovo: si fanno progetti e buoni propositi, ci si prefiggono dei cambiamenti, a volte anche drastici, e si spera di riuscire a mettere in pratica le proprie intenzioni fino al giorno di Pasqua. 40 giorni, però, non sono pochi, ed è molto frequente che almeno qualcuno dei propositi non venga rispettato. Che fare in questo caso?

Ecco 5 suggerimenti che potrebbero risultarvi utili:

1 – Cercare di capire dove si è “inceppato” il meccanismo e accettare il fallimento del progetto

La prima cosa da fare in questo caso è provare a capire in che punto si è verificato l’ostacolo che ha impedito di mettere in pratica il proprio proposito, ma senza scoraggiarsi e senza far sì che questa analisi diventi fonte di autocommiserazione o porti a pensare di non essere in grado di portare a termine quello che ci si era prefissati.

2 – Fare un esame di coscienza, andare a confessarsi e pregare

Nella ricerca del motivo che non ha fatto rispettare il proposito è utile un esame di coscienza sincero e obiettivo, unito poi alla richiesta di perdono in confessione e alla preghiera, sempre utile per fare silenzio e riuscire ad ascoltare la voce di Dio. Dio ci parla sempre, il problema è che a volte i tanti rumori che ci circondano ci impediscono di ascoltarlo. Per questo, il silenzio orante può aiutare a concentrarsi maggiormente su ciò che vuole dirci.

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3 – Ascoltare i consigli di chi ci circonda

Oltre alla voce di Dio, è utile ascoltare quella di amici, familiari, sacerdoti e altre persone che ci vogliono bene e desiderano il nostro miglioramento e la nostra felicità. Spesso un’opinione esterna è più obiettiva della nostra, che risente troppo del coinvolgimento in prima persona in ciò che ci riguarda direttamente, ed è per questo utile chiedere aiuto a chi ci conosce e può aiutarci a tornare sulla “retta via”.

4 – Digiuno ed elemosina

Pilastri insieme alla preghiera del periodo quaresimale, aiutano a concentrarsi sugli obiettivi che si erano scelti perché proiettano all’esterno, evitando di essere sempre concentrati su se stessi. Digiunare, infatti, ci permette di controllare i nostri desideri uscendo dall’autoreferenzialità, e l’elemosina è un grande dono per gli altri ma anche per noi stessi, perché fa uscire da sé per andare incontro al fratello bisognoso.

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5 – Riprendere il proposito che si è abbandonato e ricominciare con lena!

Non siamo riusciti a mettere in pratica un proposito per la Quaresima? Non importa. Ciò che conta è che desideriamo ancora realizzarlo, e allora, una volta riconosciute le difficoltà incontrate e trovate nuove “armi” per rafforzarsi e rimettersi in carreggiata, non resta che ricominciare con coraggio e buona volontà. La Settimana Santa è appena iniziata, c’è ancora tempo per mettere in pratica i nostri propositi ed essere chi vogliamo essere davvero, quindi… coraggio!

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