Dalla Palestina la storia tutta femminile di madri e mogli all'opera per creare occasioni di riabilitazione e speranza
Sono ormai anni che ATS pro Terra Sancta interviene con il Mosaic Centre in Samaria per sostenere la popolazione locale attraverso progetti di restauro, valorizzazione, accoglienza e sviluppo. Progetti e attività che non troverebbero sostegno se non ci fosse la forza anche di donne che con il loro lavoro contribuiscono a rendere vive le loro comunità.
Maha Hawari di Sabastiya da anni lavora per riabilitare i ragazzi disabili della sua città e dei villaggi limitrofi.
«Ho iniziato nel 1995 come volontaria con la Croce rossa – racconta lei – e poi non ho più smesso». Maha, laureata in scienze dell’educazione, non è sposata ma dedica tutto il suo tempo alla cura di gente che in Palestina non avrebbe un supporto assistenziale da nessuno. «Quando ho iniziato, molte famiglie non volevano che ci prendessimo cura dei loro figli, ma poi hanno visto le nostre attività e ora ci supportano». Maha ha ricevuto aiuto anche dalla Guest House di Sabastia dipendente dal Mosaic Centre di Gerico e legata ad ATS pro Terra Sancta. «Volevamo investire i guadagni della Guest House e della vendita dei prodotti (ceramica, saponi, marmellata) che offriamo ai nostri visitatori – spiega Osama Hamdan(direttore del Mosaic Centre) – così abbiamo pensato di aiutare la popolazione locale».
I territori palestinesi, infatti, non offrono alcun sistema sanitario pubblico così come sono quasi inesistenti le strutture per disabili i quali non hanno alcuna opportunità di vivere una vita normale. Così Maha insieme ad altre donne di Sabastiya ha organizzato un corso di cucito per ragazzi disabili, finanziato proprio dalla Guest House. «L’idea è stata subito ben accolta, un successo inaspettato» racconta Sumud l’insegnante del corso. Più di quaranta persone disabili, tra i 18 e 50 anni, hanno infatti partecipato al corso, venivano anche da Nablus e da altri villaggi. Il corso, che si è svolto nella hall della municipalità di Sabastiya tra il 2016 e il 2017, ha visto a dicembre, proprio nella grande città di Nablus, un’esposizione di questi prodotti.