Paragonarsi a un amico o a un fratello è naturale, ma può anche diventare pericoloso
L’autostima di molte persone dipende dal loro paragonarsi agli altri, che può essere considerato – a patto che non lo si faccia in modo compulsivo – una tendenza naturale.
L’effetto del paragone è legato alla vicinanza all’altra persona e all’importanza che diamo alla caratteristica sulla quale effettuiamo il paragone.
Ad esempio, essere sconfitti da un fratello o un amico in un’attività in cui ci riteniamo particolarmente validi e in cui spiccare è importante per noi risulta più doloroso che essere sconfitti da un estraneo, perché la vicinanza aumenta il paragone sociale.
È naturale paragonarsi agli altri, ma se si è ossessionati dalle proprie carenze anziché concentrarsi sui campi in cui si spicca si sta dando attenzione all’aspetto sbagliato, cosa che può pregiudicare e perfino impedire di intervenire in molti aspetti della propria vita.
Scommettete su voi stessi
Ecco 5 consigli per potenziare la crescita personale senza bisogno di paragonarsi agli altri.
1. Potenziate la vostra autostima
L’autostima si può descrivere come la valutazione positiva o negativa di se stessi. Tutti abbiamo giornate buone e giornate cattive, e spesso il modo in cui ci sentiamo cambia per riflettere gli eventi. L’autostima può essere anche vista come un aspetto stabile della personalità che si sviluppa durante tutta la vita.
2. Identificate i vostri comportamenti comparativi
Il comportamento comparativo si verifica quando ci si paragona agli altri indipendentemente dal fatto che si troviano in una posizione superiore o inferiore. In generale, si paragonano le caratteristiche positive o negative altrui con le proprie. A volte i paragoni sociali possono essere utili, ma i comportamenti comparativi possono danneggiare la nostra autostima e impedire lo sviluppo sereno della nostra vita.