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Quali esami e visite si possono fare in gravidanza senza pagare il ticket?

DONNA IN GRAVIDANZA

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BenEssere - pubblicato il 07/03/18

Le donne in stato di gravidanza hanno diritto, gratuitamente, ad alcune prestazioni specialistiche e diagnostiche utili per tutelare la loro salute e quella del nascituro. Eccole in dettaglio

di Mirko Nuzzolo, in collaborazione con Elsa Viora (specialista in Ginecologia e Ostetricia, specialistica in Genetica medica, responsabile Sssd ecografia ostetrica-ginecologica e diagnosi prenatale – Ospedale Sant’Anna di Torino, presidente Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani)

Si fanno meno figli e in età più avanzata e spesso la causa sono le alte spese da sostenere durante il periodo della gravidanza e nei primi anni del bambino. Secondo un’analisi di Federconsumatori, i costi sostenuti dai genitori prima della nascita del loro figlio arrivano a 2.073 euro e comprendono spese come test di gravidanza, ecografie, farmaci, abbigliamento. In realtà questi costi si possono ridurre grazie alle visite e agli esami gratuiti previsti dal Ssn (Servizio sanitario nazionale).

Le coppie che desiderano avere un bambino e le donne in stato di gravidanza hanno diritto a eseguire gratuitamente, senza partecipazione al costo (ticket), alcune prestazioni specialistiche e diagnostiche utili per tutelare la loro salute e quella del nascituro, erogate presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, tra cui i consultori familiari.




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L’elenco di tali prestazioni, contenuto nel Decreto ministeriale del 10 settembre 1998, è stato sostituito e innovato dal Decreto sui nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza) del 12 gennaio 2017. «I nuovi Lea», avvisa però Elsa Viora, specialista in Ginecologia e Ostetricia specialistica in Genetica medica all’Ospedale Sant’Anna di Torino, «devono essere ancora recepiti da tutte le Regioni tramite i decreti attuativi».

Grazie ai nuovi Lea, il ministero della Salute ha anche ampliato la lista delle prestazioni sanitarie che il Ssn offre gratuitamente alle coppie e alle donne durante il periodo pre-concezionale, durante la gravidanza e il puerperio.

Per conoscere nel dettaglio i singoli esami previsti basta collegarsi al portale donna del ministero della Salute e seguire l’indicazione dell’argomento “percorso nascita”.

Come fare?

Per ottenere la prestazione gratuita è necessaria un’impegnativa che riporti il codice esenzione per gravidanza (codice M) rilasciata dal medico di medicina generale o dal ginecologo del consultorio familiare o dell’ospedale, sempre legato al numero della settimana di gravidanza. In alcune Regioni esiste lo strumento “Agenda di gravidanza” in cui vi sono già precompilate le impegnative. Con questa richiesta ci si può presentare ai servizi pubblici o convenzionati per eseguire gli esami prescritti. Attenzione: i codici di esenzione possono subire variazioni in ambito regionale.

Per ottenere la prestazione gratuita è necessaria un’impegnativa che riporti il codice esenzione per gravidanza (codice M) rilasciata dal medico di medicina generale o dal ginecologo del consultorio familiare o dell’ospedale, sempre legato al numero della settimana di gravidanza. In alcune Regioni esiste lo strumento “Agenda di gravidanza” in cui vi sono già precompilate le impegnative. Con questa richiesta ci si può presentare ai servizi pubblici o convenzionati per eseguire gli esami prescritti. Attenzione: i codici di esenzione possono subire variazioni in ambito regionale. «I test di screening per individuare le gravidanze a maggior rischio per alcune patologie del feto e per monitorare le condizioni di salute della mamma sono offerti a tutte le donne tramite il Servizio sanitario regionale», spiega Elsa Viora.

Prima della gravidanza

Il Ssn prevede una serie di analisi che possono essere svolte in esenzione dal ticket anche prima della gravidanza.

Comprendono:

una prima visita ginecologica,  il Pap test se non ancora eseguito nei tre anni precedenti, esami per valutare l’eventuale presenza di malattie infettive (come ad esempio toxoplasmosi, rosolia, sifilide) e, per entrambi i genitori, gli esami del sangue per determinare il gruppo sanguigno e il fattore Rh (una proteina presente nei globuli rossi).

Oltre alle prestazioni in elenco, se la storia clinica o familiare della coppia evidenzia condizioni di rischio per il feto, possono essere eseguite in esenzione le prestazioni necessarie e appropriate per accertare eventuali difetti genetici, prescritte dal medico genetista o dallo specialista che segue la coppia; il medico riporterà sulla ricetta il codice M00.

Durante la gravidanza

Gli esami garantiti gratuitamente dal Ssn sono suddivisi per i tre periodi della gravidanza. Per ottenerli il medico riporterà sulla ricetta il codice M più il numero della settimana di gravidanza.




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Durante il primo trimestre (periodo che intercorre tra la prima e la tredicesima settimana e sei giorni), sono garantite le seguenti prestazioni:

visita con ginecologo o ostetrica per pianificare l’assistenza alla gravidanza e per ricevere supporto informativo; esami del sangue per entrambi i genitori volti a stabilire il gruppo sanguigno e il fattore Rh, l’eventuale presenza di anemia o di altre malattie; esame delle urine per verificare la funzionalità renale e urinocoltura per ricercare la presenza di eventuali infezioni nelle vie urinarie; Pap test (se non eseguito nei tre anni precedenti); ecografia per datare la gravidanza.

Durante il secondo trimestre (periodo che intercorre tra la quattordicesima e la ventisettesima settimana e sei giorni), ecco le prestazioni gratuite previste: visita medica o ostetrica per commentare i risultati degli esami del primo trimestre; il tri-test che permette di stimare il rischio di anomalie per le donne che non hanno potuto accedere al test di screening del primo trimestre; un esame del sangue per verificare la presenza  di malattie che potrebbero causare danni se contratte durante la gravidanza (rosolia, toxoplasmosi); l’ecografia ostetrica per valutare alcuni organi e la crescita del feto; esami del sangue ed esami delle urine.


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Durante il terzo trimestre (periodo che intercorre tra la ventottesima settimana fino alla nascita del bambino) sono previste le seguenti prestazioni gratuite: visita medica od ostetrica per commentare i risultati degli esami del secondo trimestre;  informazioni riguardanti i corsi di accompagnamento alla nascita (travaglio, evento del parto); ecografia in caso di sospetta patologia fetale o di anomalie dell’accrescimento fetale; tampone vaginale per individuare l’eventuale presenza di Streptococco (batterio non pericoloso per la mamma ma per il nascituro). Tra le novità introdotte dai nuovi Lea, nell’ambito dell’assistenza territoriale ad accesso diretto, ci sono anche le seguenti prestazioni: corsi di accompagnamento alla nascita; assistenza in puerperio; colloquio con lo psicologo in caso di disagio emotivo in gravidanza.

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