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Non aspetto più Godot, è arrivato Cristo!

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MIENMIUAIF - MIA MOGLIE ED IO - pubblicato il 27/02/18

Che bello incontrare Gesù: Lui si fa strada attraverso i nostri gusti, persino i nostri idoli. E quando arriva ci cambia tutto, anche la dieta

Lettere a una moglie #2 (ovvero l’esodo del duo con l’anello noto in tutto il mondo come Mienmiuaif) di Giuseppe Signorin

Tu cercavi l’amore, io il senso, amore mio. Tu eri già più avanti. Perché in fondo, il senso è l’amore. Però io ero, come adesso, un maschio, e quindi cosa vuoi pretendere? Io cercavo il senso.

Lo cercavo nei libri, nell’arte. Lo cercavo nei libri di Samuel Beckett, grandissimo autore, ma che mi teneva lì con lui, ad aspettare Godot. Lo cercavo nei film di David Lynch. Cercavo il mistero della vita ne I segreti di Twin Peaks. Oppure nell’arte contemporanea, quella in cui se ti va bene non ci capisci niente.

Riassumendo: un essere umano di sesso maschile, e quindi estremamente limitato, che cerca il senso della vita nell’arte più assurda… cosa può trovare? Può trovare, se gli va bene, le fette di salame che qualcuno gli ha messo sugli occhi.

Nel periodo più buio della mia vita, Dio ha fatto questo miracolo: che io trovassi le fette di salame sui miei occhi. Più che due fette, due veri e propri salami. Come un binocolo. Un binocolo fatto di due salami. Io vedevo il mondo attraverso quelle lenti lì. E infatti stavo male. Malissimo. Come tanti. Il salame è gustoso, ma poi fa venire la nausea. Quando studiavo a Milano, mangiavo spesso al McDonald.

Più che per nutrirmi, per avere le allucinazioni. Avevo due salami come binocolo e mi nutrivo di Crispy McBacon, che mi dava le allucinazioni. Lì per lì non era male, ma Crispy McBacon dopo Crispy McBacon, sono arrivato alla frutta. E la frutta al McDonald te la raccomando.

L’acqua è più saporita. E con l’acqua arriviamo a Gesù Cristo. Gesù Cristo mi ha salvato dal Crispy McBacon, dal McDonald, dalle allucinazioni, dall’arte che non si capisce niente. Gesù Cristo è arrivato nella mia vita per portarmi un senso, e un ordine. Ha rimesso le cose al proprio posto. Mi ha guarito. Si è fatto spazio nel mio cuore tramite i miei idoli: gli scrittori, gli artisti.

Avevo un forte pregiudizio nei confronti dei cristiani. Ma Gesù Cristo ha messo sulla mia strada alcuni scrittori cristiani che mi hanno aiutato a cambiare le lenti attraverso cui decifravo la realtà.

Dio viene lì dove ognuno di noi si trova, e ci salva. Basta volerlo. Basta chiederglielo. Dopo l’ennesima indigestione di Crispy McBacon, infatti, io gliel’ho chiesto. Io gli ho chiesto aiuto. Anche se nemmeno sapevo se c’era. E Lui è arrivato. E ha iniziato a nutrirmi con cose migliori. Mi ha messo a dieta.

Per esempio, invece di Samuel Beckett, mi ha fatto leggere Giovannino Guareschi. Le storie di don Camillo. Guareschi è un genio. Nei corsi di letteratura contemporanea, quasi non lo considerano uno scrittore. Eppure è un genio. Io l’ho scoperto tardi, tardissimo. Leggere Guareschi mi ha aiutato a capire il senso della letteratura: una letteratura impregnata di Cristo, che ti aiuta a vivere. Che non è lettera morta. Una letteratura viva. Piena di umorismo. Don Camillo ha scalzato Godot nel mio cuore e ha iniziato a fare posto a Cristo. Alla Sua Parola.

Un po’ come il porridge, che da qualche tempo a questa parte ha scalzato i biscotti dalla nostra colazione, e ci fa sentire più leggeri. Gesù Cristo pensa a tutto, per noi. Da quello che mangiamo, a quello che leggiamo. A quello che amiamo. Perché solo amando Cristo, amiamo veramente gli altri. Soprattutto gli altri di genere femminile. Io cercavo il senso, e Cristo mi ha dato anche l’amore. E mi ha fatto capire che l’amore è l’unico modo per capire il senso delle azioni di una donna. Di una moglie, soprattutto. Che Dio continui così, con me. Che non mi lasci mai solo. Ti amo.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE

Tags:
letteratura italiana
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