La condotta del lavoratore dipende dal rapporto tra retribuzione e motivazione
Amministrare le risorse di un’organizzazione in modo efficiente e intelligente è fondamentale perché le équipes delle organizzazioni moderne rendano. Uno degli aspetti principali dell’amministrazione del lavoro delle équipes è quindi comprendere la relazione tra retribuzione e motivazione.
La retribuzione è quello che le persone ottengono in cambio del loro lavoro. Include una parte materiale, il salario, che si può ottenere in denaro o in specie, ed elementi non materiali e perfino simbolici di riconoscimento. L’aspetto immateriale della retribuzione si riferisce a trattamento, flessibilità, qualità dei rapporti personali, elementi di appartenenza e riconoscimento dalla referenza, crescita personale o autorealizzazione degli impiegati dell’organizzazione.
Per comprendere ciò che regge la condotta dei membri delle nostre équipes, è interessante lo studio che Abraham Maslow ha realizzato sulle necessità e le motivazioni del personale di varie imprese. Questa analisi ha dato luogo alla sua famosa piramide, nella quale conclude che le carenze ai livelli inferiori finiscono per governare le condotte.
La piramide si struttura a livelli – dalle necessità fisiologiche, di sicurezza, affetto, appartenenza e stima a livelli superiori, in cui si trovano le necessità come l’autorealizzazione.
Maslow ha proposto questo modello come modo per spiegare che la condotta di una persona può aspirare a coprire necessità superiori solo quando quelle inferiori sono sufficientemente soddisfatte. In questo modo, se qualcuno il cui sviluppo si trovasse ai livelli superiori avesse una disavventura che minasse quello che soddisfa le sue necessità inferiori, come quelle della sicurezza o di ordine fisiologico, si troverebbe immediatamente di fronte alla necessità di soddisfarle.
Di fronte a una disgrazia, quindi, un lavoratore di eccellenza provata potrebbe cadere in una prestazione lavorativa basica di sopravvivenza.