Aleteia logoAleteia logoAleteia
sabato 20 Aprile |
Aleteia logo
News
separateurCreated with Sketch.

I vescovi degli Stati Uniti mobilitano tutte le loro forze per proteggere i “Dreamers”

web3-dreamers-daca-usa-immigrant-2-molly-adams-cc-by-2-0

Molly Adams-(CC BY 2.0)

Jaime Septién - pubblicato il 22/02/18

Il fantasma del 5 marzo si avvicina per più di 2 milioni di persone

Quando nel settembre 2017 il Presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, ha detto che considerava concluso il programma di Azione Differita per l’Infanzia (DACA) e che delegava al Senato il compito di trovare una soluzione migratoria prima del 5 marzo 2018 per circa 2,2 milioni di individui che vivono nel Paese in cui sono arrivati da bambini, la maggior parte degli statunitensi ha pensato che la soluzione sarebbe arrivata.

Alla fine della settimana scorsa, tuttavia, il Senato non ha raggiunto i 60 voti necessari per portare avanti il dibattito sulla legislazione per favorire in un modo o nell’altro i “Dreamers”, che ora sono a meno di 15 giorni dalla minaccia di deportazione nel Paese d’origine, che molti di loro neanche conoscono.

Per questo motivo, il cardinale Daniel DiNardo di Galveston-Houston, presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB), l’arcivescovo José H. Gómez di Los Angeles, vicepresidente dell’organismo, e il vescovo Joe S. Vásquez di Austin, presidente del Comitato per le Migrazioni, hanno diffuso una dichiarazione in cui esprimono il proprio timore di una soluzione fatale per i “Dreamers”.

“Siamo profondamente delusi per il fatto che il Senato non abbia potuto riunirsi in forma bipartisan per assicurare la protezione legislativa per i ‘Dreamers‘. Con la data limite del 5 marzo che incombe come una minaccia, torniamo a chiedere che i membri del Congresso mostrino la leadership necessaria per trovare un trattamento giusto e una soluzione umana per questi giovani, che affrontano quotidianamente un’ansia e un’incertezza crescenti”, hanno affermato i presuli nel comunicato.

In un’azione fondamentale, visto che la mobilitazione cattolica potrebbe essere decisiva per far sì che i “Dreamers” abbiano la possibilità di ottenere la cittadinanza del Paese nel quale sono cresciuti, hanno studiato e hanno lavorato, i vescovi statunitensi hanno preso la decisione di lanciare una campagna nazionale per la protezione dei giovani “Dreamers”.

Il prossimo fine settimana, in tutte le chiese degli Stati Uniti verrà rivolto un invito ai fedeli perché esortino i loro rappresentanti al Congresso lunedì 26 febbraio “a proteggere i ‘Dreamers‘ dalla deportazione, a fornire loro una via per la cittadinanza e a evitare qualsiasi danno alle misure di protezione esistenti per le famiglie e i minori non accompagnati nel processo migratorio”.

“La nostra fede ci obbliga a stare dalla parte dei vulnerabili, inclusi i nostri fratelli e le nostre sorelle immigrati. Lo abbiamo fatto continuamente, ma ora dobbiamo mostrare il nostro sostegno e la nostra solidarietà in modo speciale. È il momento di agire”.

Si stima che 800.000 “Dreamers” siano stati protetti dal DACA, ma il Centro per gli Studi sulle Migrazioni di New York ritiene che oltre 2,2 milioni di “Dreamers si trovino negli Stati Uniti”. Decisioni giudiziarie recenti hanno bloccato temporaneamente la chiusura del DACA da parte dell’amministrazione Trump il 5 marzo.

Le decisioni influiscono però solo sui rinnovi del DACA, e non si possono accettare nuove richieste.

L’amministrazione Trump aveva presentato una proposta che include un cammino verso la cittadinanza per i “Dreamers” in cambio di 25.000 milioni di dollari per il muro di frontiera e la maggiore sicurezza ai confini degli Stati Uniti, oltre a ridurre le migrazioni familiari e a sopprimere il sorteggio dei visti.

L’arcivescovo Gómez ha riconosciuto una settimana fa la necessità di frontiere sicure per gli Stati Uniti, ma non concorda con la restrizione dell’immigrazione familiare, che l’amministrazione Trump ha definito “migrazione a catena”. Gli Stati Uniti limitano del resto il numero di visti familiari concessi ogni anno.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

Tags:
migrazionistati unitivescovi
Top 10
See More