Queste 6 pratiche possono aiutarvi a diventare veri contemplativi
La Quaresima è un buon momento per fermarsi e pensare a come usiamo il nostro tempo. Non è facile praticare una disciplina spirituale extra per 40 giorni, ma è un’opportunità impagabile per riflettere sul significato della nostra esistenza.
Il monaco Thomas Merton ha scritto che “nella vita contemplativa c’è sempre una tentazione ad aggirare”. Citandolo nel suo libro Pilgrim at Tinker Creek, Annie Dillard afferma che per lei la mancanza di ambizione contemplativa significa “avere un po’ di amici, mangiare un po’ e viaggiare un po’”.
Si evita sempre di pensare alle grandi domande della vita, perché può sembrare impraticabile cercare la grazia in ogni momento. È anche inquietante, perché riconosce il pericolo che si annida dietro ogni angolo.
Annie Dillard, vincitrice del Premio Pulitzer nel 1975, è un caso di studio interessante, perché parla della contemplazione in un normale sobborgo della Virginia (Stati Uniti).
Praticare la contemplazione nei sobborghi potrebbe sembrare strano, ma dico che non solo è possibile, ma è anche una componente necessaria della felicità. La contemplazione ci fa rallentare per poter osservare la presenza di Dio in tutte le distrazioni quotidiane che ci circondano. Se non siamo stati posti su questa terra per cercare di comprendere il significato dell’esistenza, allora che ci stiamo a fare?
Ecco sei suggerimenti utili, in parte ispirati al libro della Dillard, su come essere un “contemplativo urbano”:
Coltivare una sana semplicità
Quando porto i miei figli a fare una passeggiata nel nostro quartiere, trovano uova di pettirosso, guardano le formiche deliziarsi con i resti del ghiaccioli e prendono ogni sasso che trovano perché potrebbe essere un diamante. La Dillard scrive di come nascondesse i centesimi sul marciapiedi perché fossero tesori da far trovare ad altri. Ci vuole una semplicità sana e da bambino per notare tutti i tesori che si annidano ai nostri piedi. Se ci fermiamo e osserviamo con attenzione, la bellezza del mondo diventa uno specchio attraverso il quale vedere più chiaramente quanto il mondo stesso sia bello.