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Andare in palestra può aiutare la vostra vita spirituale!

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Modéstia e Pudor - pubblicato il 13/02/18

La palestra non è sempre un posto pieno di persone egocentriche che si preoccupano solo di avere un bel corpo

Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice che per per mantenerci fedeli alle promesse del Battesimo (ovvero per vivere come autentici cristiani) è importante acquisire conoscenza di sé, praticare un’ascesi adattata al proprio stato di vita e alle situazioni che si vivono, obbedire ai comandamenti, praticare le virtù morali ed essere fedeli nella preghiera quotidiana (CCC, n. 2340).

L’ascesi, afferma il Catechismo (nn. 2015, 2342), fa parte del progresso spirituale che insieme alla preghiera ci aiuta a vivere in pace e allegria. È sperimentare la santità qui sulla Terra: felicità e santità camminano insieme, ed è impossibile essere santi senza dominare se stessi. L’ascesi è quindi un lavoro a lungo termine di mortificazione e autodominio.

Cosa c’entra andare in palestra con tutto questo?

Si potrebbe pensare che la palestra sia un posto pieno di persone egocentriche che si preoccupano solo di avere un bel corpo, ma non è sempre così! Per questioni di salute fisica e mentale ho iniziato a praticare uno sport, e poi a fare tonificazione dei muscoli. A parte i benefici fisici che sto riscontrando (come un miglioramento a livello posturale e un rafforzamento muscolare essenziale per la mia professione), ho scoperto anche vari benefici spirituali.

1) Si diventa più disciplinati

Per la maggior parte delle persone, essere disciplinati è molto difficile. Andare in palestra dopo una giornata stancante al lavoro, quando tutto ciò che si vorrebbe è una bella notte di sonno, o uscire dal comfort della propria casa per andare ad allenarsi è una dimostrazione di grande disciplina! La disciplina diventa ancora più evidente quando la persona riesce anche a seguire una dieta (per mantenere o perdere peso, guadagnare massa muscolare, ecc.). Quanto è difficile voler mangiare un dolce e non poterlo fare! Contrastare la volontà del nostro corpo è uno dei principi della mortificazione.

2) Ci si sacrifica

Sforzarsi ai macchinari, fare più di una serie quando si è già stanchi, continuare anche quando si ha voglia di andare via… è possibile offrire tutti questi sacrifici a Dio e per le anime del Purgatorio. Imparare a sacrificarsi è molto importante per tutto ciò che facciamo nella vita. Nelle varie situazioni in cui viviamo non potremo sempre fare quello che vogliamo.

3) Si fissano degli obiettivi

Gli allenamenti devono essere cambiati periodicamente, quando il corpo si è ormai abituato e l’esercizio non è più così difficile da eseguire. Queste piccole mete “fisiche” ci aiutano a creare uno spirito di pianificazione molto utile per la vita spirituale. E se oltre agli obiettivi fisici ne creassimo di spirituali? Andare più volte a settimana a Messa, far visita a un anziano, fare qualche opera di carità… Possiamo sempre migliorare!

Non dobbiamo curare solo la nostra anima disprezzando il corpo, né curare solo il corpo disprezzando l’anima, ma vivere il nostro stato di vita nel modo più sano possibile, a livello fisico, mentale e spirituale.

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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