Ieri sul palco dell’Ariston Pierfrancesco Favino ha portato la magia della recitazione, interpretando un emozionante monologo dedicato agli “stranieri in patria”. È un brano tratto da La notte poco prima delle foreste, atto unico del drammaturgo e regista francese Bernard-Marie Koltès del 1977, che l’attore ha portato in scena a gennaio al teatro Ambra Jovinelli di Roma.
A parlare è una figura maschile che dà voce alla condizione di esclusione, estraneità, disperazione di chi è costretto sempre a subìre e a spostarsi in cerca del riscatto, di un lavoro e di una casa che lo ospiti.
Il monologo introduce Fiorella Mannoia che intona Mio fratello che guardi il mondo, di Ivano Fossati, insieme a Claudio Baglioni: una grande interpretazione che ha commosso la platea