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Spiritualità
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L’incredulità e il pregiudizio sono come una diga all’irrompere della Grazia

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don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 31/01/18

Se si ragiona con il pregiudizio Dio non può fare molto, perché Dio non opera facendo cose diverse, ma suscitando cose nuove in quelle che sono le stesse cose di sempre della nostra vita.

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i discepoli lo seguirono. 
Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? 
Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui. 
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». 
E non vi poté operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. 
E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando.  (Mc 6, 1-6)

Gesù torna in una sinagoga per lui familiare. La gente lo conosce. Conosce la sua famiglia, i suoi parenti, la sua infanzia, il suo vecchio mestiere.

Ma questo, invece di essere un vantaggio, si rivela un impedimento:

« “Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?”. E si scandalizzavano di lui».

E’ difficile far agire la Grazia davanti a un pregiudizio, perché esso è la superba convinzione di conoscere già, di sapere già, di non aspettarsi nulla se non ciò che si crede già di conoscere. Se si ragiona con il pregiudizio Dio non può fare molto, perché Dio non opera facendo cose diverse, ma suscitando cose nuove in quelle che sono le stesse cose di sempre della nostra vita.

Se da una persona che hai accanto non ti aspetti più nulla (marito, moglie, figlio, amico, genitore, collega) e lo hai tombato in un pregiudizio, magari con tutte le ragioni giuste del mondo, Dio non può operare nessun cambiamento in lui perché tu hai deciso che non può esserci. Ti aspetti persone nuove ma non aspetti una novità nelle stesse persone di sempre. « Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».

E non vi poté operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità”.

Ai tempi di san Giovanni Bosco nessuno si aspettava cose buone dall’infanzia perduta di Torino, da quei ragazzi di strada che vivevano abbandonati a se stessi, ma don Bosco osò credere in questi ragazzi e Dio ricompensò questa fiducia con frutti innumerevoli di bene, conversione, santità.

Ciò che sembrava perduto divenne una delle più grandi opere di carità mai viste. Dio ricompensa sempre coloro che sanno scommettere oltre il pregiudizio. Provare per credere. San Giovanni Bosco ne è la riprova e con lui molti santi venuti proprio dalle sue fila.

#dalvangelodioggi

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incredulitàsan giovanni boscotestimonianze di vita e di fede
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